TAORMINA – Cateno De Luca si chiama fuori ufficialmente dall’ipotesi di una corsa al bis per la poltrona di primo cittadino e adesso tiene banco la lunga corsa alla sua successione. Come nelle sue precedenti esperienze amministrative, anche a Taormina De Luca dovrà così designare, al tramonto della propria sindacatura, il suo possibile “erede” (elettori permettendo) e sull’argomento interviene l’avv. Pippo Perdichizzi. Il fondatore della Lega Siciliana, tesserato tra l’altro a Sud chiama Nord, lancia una staffilata ai “pretendenti al trono” dell’attuale maggioranza.
“Con tutto il rispetto – spiega Perdichizzi -, tra i “maggiordomi” del sindaco non vedo sostituti e quelli di cui si parla neanche lontanamente potrebbero eguagliare la capacità politica di Cateno De Luca. Credo che neanche una procreazione assistita potrà far concepire a Taormina il successore di De Luca. Finita un’epoca non ci saranno poi successori”.
“A Taormina – continua Perdichizzi – si aprirà una nuova stagione senza successione dinastica, con una scuderia senza cavalli e senza eredi. Se il sindaco parla di successione significa che la sua spinta politica propulsiva o è finita o è fallita. Taormina non è Messina e non è Santa Teresa di Riva. Di sicuro l’ingresso nel centrodestra candida De Luca ad un ruolo di governo regionale ed alla fine della stagione sicilianista rappresentata da Sicilia vera e da Sud chiama Nord. Le dichiarazioni del sindaco non possono non avere delle ripercussioni sul panorama politico taorminese e nei partiti e nelle anime del centrodestra cui appartiene la Lega siciliana”.
