TAORMINA – A Taormina arriva lo stato di crisi emergenziale a seguito della chiusura di Via Garipoli e si registra una proposta da parte dell’avv. Giuseppe Perdichizzi che lancia l’ipotesi di uno “stop al pagamento della Tari e del canone per i suoli pubblici”.
“Alla luce dell’accaduto, non si può che essere favorevoli alla dichiarazione dello stato di emergenza – spiega Perdichizzi -. Sono necessari adesso anche interventi economici nei confronti delle aziende e degli esercizi pubblici che subiranno dei danni rilevanti dalla chiusura Via Garipoli. Chiederemo ai vertici di Sud chiama Nord di farsi promotori presso l’Amministrazione Comunale di Taormina di apposite iniziative a sostegno degli operatori economici, affinché si adottino con urgenza dei provvedimenti in grado di tutelare le categorie produttive della città ed i pubblici esercizi. In particolare si ritiene opportuno che venga prevista la sospensione del pagamento dei canoni di suolo pubblico e della Tari e dei provvedimenti della Regione Siciliana, a vantaggio dell’occupazione con dei contributi perequativi sui costi del personale e dei lavoratori che rischiano di essere licenziati in vista del calo delle presenze specie durante il periodo di Pasqua-25 aprile-1 maggio e buona parte del mese di luglio”.
Perdichizzi propone, nello specifico, anche “l’abbattimento delle tariffe ai parcheggi Lumbi e Porta Catania per incentivare il Turismo di prossimità. Utilizzare – infine – l’avanzo di bilancio per l’emergenza. Ulteriori suggerimenti tesi al superamento di questo particolare momento per la città saranno proposti al sindaco Cateno De Luca, non ultima un’auspicabile commissione di inchiesta per l’accertamento della sussistenza di ritardi ed imperizia nell’adozione della programmazione degli interventi e di eventuali azioni di responsabilità, non ultima una azione di rivalsa nei confronti degli eventuali responsabile se identificati. Urge, intanto, la riapertura immediata dell’ingresso A18 in direzione Catania per non gravare ancora di più su Giardini Naxos ed il ripristino del Ponte Acantara con l’abolizione del semaforo”.