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Oggi avrebbe compiuto 54 anni Ylenia Carrisi. Anche Taormina nel giallo straziante della scomparsa

Il 29 novembre 1970 nasceva Ylenia Maria Sole Carrisi. Oggi è il giorno del suo 54esimo compleanno ma della figlia primogenita di Al Bano e Romina Power non si hanno più notizie ormai da 30 anni. E’ scomparsa nel nulla mentre si trovava a New Orleans, e nessuno ha mai saputo con certezza a quale destino sia andata incontro questa ragazza che aveva allora 24 anni.

Un messaggio commovente è stato dedicato in queste ore a Ylenia da sua madre, Romina Power: “Buon compleanno, mia dolce Ylenia”. Ad accompagnare il post social una sequenza di foto di Ylenia, con quel sorriso che nessuno ha più rivisto da 30 anni a questa parte. L’ultima telefonata con i genitori risale al 31 dicembre 1993. Nel tempo sono state avanzate diverse ipotesi e ricostruzioni, in particolare la terribile testimonianza di un uomo secondo il quale la giovane si sarebbe lanciata nelle acque del Mississippi. Il suo corpo però non fu mai ritrovato. Nel 2014 il tribunale di Brindisi ha dichiarato la morte presunta di Ylenia. Ma il mistero rimane ed è una ferita aperta per i genitori e tutta la famiglia, colpiti dal dolore immensa di una inspiegabile perdita.

Negli anni si sono anche registrati tanti presunti avvistamenti nel mondo, nessuno dei quali ha mai portato ad una svolta. Un capitolo della storia, un episodio, anche questo senza esito, si verificò 11 anni fa tra Taormina e Giardini Naxos. E’ qui che il 14 settembre 2013, alle ore 13, venne segnalata la presenza di una donna, una sconosciuta priva di documenti, che versava in situazione di disagio. L’Unità di turno del 118 le aveva chiesto come si chiamasse e lei ad un certo punto aveva risposto “Ylenia”.

Ylenia

“Una donna senza identità – racconta il direttore di TN24, Emanuele Cammaroto, che si occupò allora del caso – era stata soccorsa dal 118. Venni avvertito del fatto che durante il trasporto all’ospedale di Taormina questa donna aveva detto ai soccorritori di chiamarsi Ylenia e, poco dopo, aggiunse: “Ylenia Carrisi, sono la figlia di Albano, credetemi”. Era chiaramente molto difficile credere o anche solo coltivare la minima illusione che fosse davvero Ylenia. Aveva i capelli lunghi, mesciati, corporatura smagrita, e ad ogni modo aveva ingenerato una certa ansia e un dubbio nei soccorritori perché la particolarità della situazione ed il momento concitato portava alla suggestione che ci fosse una certa somiglianza con Ylenia. Mi attivai per fare le mie verifiche giornalistiche sulla vicenda, e la responsabilità era anche particolare perché c’era ancora una grande attenzione sul caso Carrisi e in quegli anni mi occupavo io di seguire i casi di scomparsa o di ritrovamenti, che si potevano verificare in questa zona, per il programma Chi l’ha Visto e quindi delle relative eventuali segnalazioni ai colleghi. C’era, insomma, da fare molta attenzione e capire cosa stava davvero accadendo. Questa donna, ad un certo punto, insisteva col dire “credetemi” e si era messa anche a fare i nomi dei familiari di Ylenia e raccontava di aver vagato per il mondo, di essere stata in Inghilterra e in Francia. Inoltre asserì qualcosa di ulteriormente inspiegabile: “…Cercate Sofia, rivolgetevi a lei, mi ha aiutata e mi ha voluta bene. Lei sa tutta la verità…”. La donna fu portata al Pronto Soccorso e poi trasferita nel reparto di Psichiatria. Alla fine il sospetto che fosse l’ennesimo nulla di fatto divenne certezza e trovò conferma nelle verifiche fatte con accuratezza dai Carabinieri che esclusero con assoluta certezza che si trattasse della vera Ylenia. A quanto pare, la donna senza identità era una donna con dei problemi di salute, che probabilmente in un momento di difficoltà aveva vaneggiato di essere la Carrisi e credeva di essere Ylenia. L’amara verità è che nessuno sa che fine abbia fatto Ylenia ed è uno strazio tremendo per i familiari che hanno dovuto affrontare anche l’ulteriore sofferenza della lunga serie di presunti pseudo-avvistamenti e ricostruzioni fantasiose che in passato venivano periodicamente fuori, speculando sul dolore di una famiglia che ha perso una ragazza a 24 anni e merita profondo rispetto”.

Di tutta questa storia rimane l’eco toccante della splendida canzone, “Tu dove sei”, dedicata nel 1997 da Al Bano alla figlia, manifesto di immensa emozionalità del grande amore dei genitori di Ylenia per la loro amata figlia. Per mamma Romina è ancora viva, chissà dove, da qualche parte, e lei non ha mai smesso di cercarla. Da brividi le parole che gli ha dedicato a sua volta Al Bano nello scorso compleanno della ragazza: «Ylenia, la mia prima figlia. Sopravvivere a un figlio è una condanna. Per me sei sempre al mio fianco, solo che i nostri percorsi ora sono fatti di pensieri. Alcuni magici, altri amari. Ci inseguiamo nelle strade misteriose dei ricordi, nelle foto, nell’avrei voluto fare e non è accaduto. Quel 5 gennaio 1994, il tuo essere è diventata una essenza. E il mio un essere Senza. Eppure sei con me. Sempre. Tanto quanto io sarò sempre con te, ora e nel momento in cui salirò quelle scale del cielo e ci riabbracceremo».

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