HomeEuronewsNo Vax, Sì Vax: una guerra demenziale

No Vax, Sì Vax: una guerra demenziale

(foto LaPresse/Andrea Alfano)

Tu sei Sì Vax o No Vax? Nell’epoca della pandemia ormai non si fa altro che chiedere questo alla prima persona che incontri per strada ed è soprattutto questa la distinzione che noi stessi facciamo quando accendiamo il televisore o andiamo sul Web per cercare una notizia sul Covid19 e le sue dipanazioni scientifiche e sociali. Ci poniamo da una parte o dall’altra come fosse diventata la questione essenziale del Terzo Millennio. Ma questa identificazione non fa altro che favorire un approccio divisivo all’emergenza e alla vita stessa. La guerra tra Sì Vax e No Vax non porta da nessuna parte e chi non l’ha ancora capito non ha compreso niente di questa maledetta storia che va avanti da quasi tre anni. Da queste parti siamo favorevoli al vaccino e lo abbiamo fatto ma siamo contro la demonizzazione dei No Vax come fossero degli appestati. E’ chiaro che chi non si vaccina sta dando linfa al virus per continuare a correre: ma siamo sicuri che il problema è davvero soltanto questo?

Le risposte scientifiche spettano alla scienza, non ad altri, non a noi e non a nessun altro che non abbia conoscenze reali e approfondite del tema sanitario. Ma una cosa bisogna dirsela, togliendosì il mantello della presunzione che ci sta avvolgendo tutti quando si parla di Covid e tutti pretendiamo di sapere qualcosa mentre non sappiamo in realtà quasi niente.

Il Covid se ne andrà con le sue gambe e speriamo che lo faccia quanto più in fretta possibile perchè ha rotto all’ennesima potenza ma le responsabilità di comportamenti non idonei – definiamoli così – bisogna prendersele tutti, tutte. Qui non ci sono angeli e demoni, e non esistono neanche buoni e cattivi.

I No Nax si sono asserragliati sulla posizione del non volersi vaccinare ma bisogna distinguere chi non si è vaccinato perché non può farlo in quanto portatore/portatrice di patologie che non lo consentono davvero e c’è poi una parte – evidentemente assai più ampia – di quelli che non si vaccinano per motivi ideologici e si sono radicalizzati su quella visione delle cose perché hanno letto, sentito e memorizzato di tutto e di più sui social e in tv o per sentito dire. E questa fascia di popolazione, dopo essersi sciroppati una infinita di castronerie, si sono convinti di questa posizione. Punto.

Ma dall’altra parte ci sono quelli che si sono vaccinati che non possono definirsi esemplari perchè con la mano sinistra accusano i No Vax e li definiscono irresponsabili e li maledicono e con la mano destra che fanno? Si abbassano la mascherina o se la tolgono anche loro perché – pure loro come fossero virologi – ti dicono: “chi ha fatto la prima dose, la seconda e la terza non lo può prendere il virus”. E poi accade invece che il contagio arriva comunque.

E allora il confine tra l’ostinazione dei No Vax e la superficialità dei Sì Vax è molto più stretto di quanto non venga descritto e percepito. L’insensatezza sulla questione c’è da una parte e dall’altra, senza troppe distinzioni.

Finiamola con questa guerra che non porta da nessuna parte, con una contrapposizione feroce che non serve a niente ma fa solo il gioco di qualcuno: in primis è propellente mediatico che serve a pompare gli ascolti dei programmi televisivi e dei giornali che stanno puntando forte su questa guerra del nulla, la cercano e la fomentano in ogni modo e poi quell’auditel se lo portano all’incasso come bottino per accaparrarsi pubblicità e soldi. Dalla pandemia non si esce litigando con l’urlo dell’ignoranza ma ragionando e dialogando con la voce del buon senso. Lo capirebbe anche un bambino, non lo abbiamo ancora capito noi adulti.

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