L’Italia e gli italiani confermano la loro inguaribile tendenza a preoccuparsi, spesso e volentieri, dei fatti di casa altri senza disperdere attenzione e energie rispetto ai problemi di casa nostra, che sono tanti. L’ultimo eloquente caso è quello riguardante il miliardario americano Elon Musk, “reo” di essersela presa con i giudici che hanno sospeso la convalida del trattenimento per alcuni migranti portati in Albania. “Devono andare via” ha tuonato Musk, e da lì si è scatenato il putiferio con la solita polemica della sovranità nazionale a rischio e tutti gli annessi e connessi della vicenda. Addirittura c’è chi come Piero Pelù ha deciso di lasciare il social X (il fu Twitter, per intendersi) per protesta contro Musk, e immaginatevi come e quanto il ricco imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense, si starà preoccupando e stanotte non dormirà dopo aver saputo che Pelù ha lasciato X.
Si può essere d’accordo o non d’accordo con Musk ma l’aspetto sul quale riflettere è che, al netto della sua posizione sui migranti che da sempre e per sempre dividerà in Italia la destra e la sinistra, non si può disconoscere la genialità e la scaltrezza del cofondatore e capo di Tesla, SpaceX, Neuralink e The Boring Company. E’ una colpa che sia amico del governo italiano? No. E’ un pericolo per l’Italia quello che ha detto? No. Ha messo “a rischio” la “sovranità nazionale”? Neanche.
Elon Musk è un visionario che ha reso possibili cose impensabili, è uno dei pochi che in questo tempo ha lasciato un segno e verrà capito probabilmente tra 20 o 30 anni. E’ riuscito a leggere in anticipo lo scenario del progresso che cambia le regole del fare impresa e adesso ha avuto anche la capacità di imporsi nel terreno da sempre scivoloso della politica, rivelandosi determinante nel ritorno di Donald Trump. La strana coppia forse o certamente scoppierà, magari già tra pochi mesi, perché è legge di natura che due “galli in un pollaio” non passano stare e che il capo possa essere soltanto uno. Ma in questo momento non siamo a quella fase e vedremo se e quando avverrà.
Nel frattempo ha ragione chi ci ricorda che Musk ha inventato l’auto elettrica quando nessuno sapeva cosa fosse, e lo prendevano in giro. Ha fatto tornare i razzi sulla Terra, quando tutti pensavano fosse impossibile. Ha lanciato migliaia di satelliti per internet veloce, quando tutti credevano che bastasse la fibra ottica. Pelù si cancella da X, eppure di dimentica che Musk è quello che ha acquistato Twitter per garantire la libertà d’espressione, dopo che Meta e Twitter avevano censurato un presidente in carica. Avrà pure torto su alcune cose ma sono molte di più quelle sulle quali è in netto anticipo sugli altri. La sensazione, la nostra, è che uno come Elon Musk possa essere una risorsa e non una minaccia per l’Italia e se ha buoni rapporti con il governo Meloni non è peccato e semmai può diventare una risorsa, un vantaggio per il Paese. Tutto il resto è la solita, inutile, caciara all’italiana.
(photo credit Y Combinator)