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Multe a Taormina, Raneri silura l’ordinanza sui rifiuti: “Per la Cassazione il sindaco non può inventare sanzioni”

TAORMINA – L’ex vicesindaco di Taormina, Eugenio Raneri va ancora all’attacco dell’Amministrazione ed in particolare del sindaco Cateno De Luca stavolta sulla nuova ordinanza sul conferimento dei rifiuti. Raneri mette in dubbio l’efficacia dell’ordinanza n.29 del 14 agosto scorso, che ha elevato – a partire da oggi, 16 agosto, sino ad un massimo di 10 mila euro le sanzioni applicabili ai trasgressori. “Il sindaco dovrebbe informarsi e forse apprenderà che la Cassazione ha stabilito che i Comuni non possono inventare sanzioni”, ha evidenziato Raneri.

“La Cassazione ha nuovamente censurato – spiega Raneri – il deprecabile abuso del potere regolamentare da parte dei Comuni, afflitti come si è detto ironicamente dalla “regolamentite”, che credono di poter derogare dalle leggi quasi fossero signori feudali del proprio territorio, come in altri casi si è fatto credendo di poter derogare alle norme sulla protezione dei dati, a cominciare dall’obbligo della valutazione d’impatto-DPIA. Restano quindi applicabili ai rifiuti le ipotesi sanzionatorie già indicate in precedenza, le sanzioni amministrative per le violazioni commesse in ambito stradale, ai sensi dell’art. 15 del Codice della Strada, e quelle per i rifiuti di piccolissime dimensioni o prodotti da fumo, di cui all’art. 255 c. 1-bis d. lgs. 152/2006, viceversa tutti gli altri casi, dopo la novella introdotta dalla legge 137/2023 sono soggetti inderogabilmente alla sanzione penale”.

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