HomeAttualità e CronacaMorte del taorminese Rosario Samperi, la famiglia: "Chiediamo giustizia"

Morte del taorminese Rosario Samperi, la famiglia: “Chiediamo giustizia”

TAORMINA – Rosario Samperi si è tolto la vita o la sua tragica fine è una storia che ha altro da raccontare? L’inquietante interrogativo ad oggi non ha trovato una risposta definitiva. C’è ancora un’indagine in corso sulla drammatica morte del 45enne nato a Taormina e residente a Graniti.

La morte di Rosario Samperi è un giallo avvolto da tante ombre e poche certezze. Il corpo senza vita di Rosario è stato rinvenuto la mattina del 17 agosto 2023 in zona Petrolo, nella Valle dell’Alcantara, tra Gaggi e Graniti. Terribile scenario di questa morte è stato il “viadotto dell’orrore”, un ponte che si affaccia sul fiume Petrolo, un’antica struttura che congiunge i centri dell’Alcantara e la zona ionica, i centri rivieraschi con quelli collinari e montani.

Il cadavere di Rosario è stato ritrovato sotto quel ponte: dal Petrolo al suolo, all’alveo cioè del torrente, ci sono circa 15 metri di altezza, eppure per la famiglia le condizioni in cui venne trovata la vittima, lo stato e la posizione del corpo lascerebbero non pochi dubbi sulla fondatezza dell’ipotesi suicidaria. Il destino di Rosario si è compiuto in un volo da quei 15 metri? O le cose sono andate diversamente? Potrebbe essere accaduto qualcos’altro? Quali motivi aveva Rosario di compiere un simile gesto estremo?

Rosario faceva una vita tranquilla, era una persona perbene, generoso e apprezzato da chi lo conosceva. Anche per questo sorprende che sia andato incontro a una morte così improvvisa e talmente orrenda.

Su questa vicenda registriamo adesso un appello che arriva dai familiari, e nello specifico dalla zia, Provvidenza Samperi. Le persone più vicine a Rosario, i suoi affetti, non hanno mai creduto alla tesi del suicidio, i drammatici fatti di quel 17 agosto sono una ferita profonda nei pensieri, un tarlo insopportabile nell’anima straziata di questa famiglia. Un dolore reso ancora più lancinante dai contorni inquietanti ed enigmatici di questo giallo.

La zia di Rosario è un’insegnante in pensione di Taormina, una donna molto nota e stimata da tutti nella Perla dello Ionio, che in questo territorio ha cresciuto intere generazioni di studenti. Si è rivolto a TaorminaNews24 evidenziando il dolore di una famiglia che chiede “sia fatta piena luce sulla morte di Rosario”.

“Sono la zia di Rosario Samperi – spiega Provvidenza Samperi – e quella maledetta mattinata del 17 agosto 2023 mio nipote è stato trovato senza vita sotto il ponte di Graniti. Parliamo di un ponte alto 15 metri, eppure il povero Rosario quando è stato ritrovato apparentemente sembrava che dormisse con il suo volto intatto e sereno. Sento perciò l’esigenza di esternare pubblicamente il mio pensiero, lo ritengo giusto e doveroso nei confronti di chi non c’è più“.

“Sono già passati 7 mesi e su questa tragedia è calato un silenzio assordante. La nostra famiglia aspetta risposte e sono tanti gli interrogativi che ancora oggi agitano il nostro cuore e tormentano le nostre notti. Rosario era un ragazzo perbene, ben inserito nel contesto della vita sociale, non ha mai fatto nulla di male a nessuno. Mio nipote amava la vita. Non si può accettare una fine del genere. Tra l’altro, una persona di 120 kg avrebbe sfidato le leggi della fisica rimanendo intatto dopo essersi schiantato a folle velocità, in pochi secondi, sulle lastre pietrose dell’arido torrente Petrolo. Come si spiega il fatto che invece sia stato ritrovato in quel modo, come se dormisse con il volto praticamente intatto? Rosario merita di essere ricordato e stimato per come ha vissuto, ben voluto da tutti, educato, sempre affettuoso, rispettoso. Era un ragazzo che ha seguito con amore e dedizione i valori che gli hanno insegnato i suoi genitori, e lo ha fatto fino alla fine“.

Poi l’appello finale, intenso e drammatico. La zia di Rosario si rivolge alle autorità ma anche a chi potrebbe aver visto qualcosa o magari potrebbe essere in grado di fornire elementi utili alle indagini sulla morte di Rosario Samperi. Nelle parole toccanti di zia Enza c’è il grido di dolore dei familiari ma anche la loro convinzione che questa morte non sia una tragedia dalla dinamica scontata e già scritta, ma un giallo nel quale la speranza è che si possa andare fino in fondo: “Mi rivolgo con tutto il dovuto rispetto e con la massima fiducia agli organi preposti, affinché si faccia luce su questa vicenda. Questa morte ci ha straziati, ha lasciato un immenso dolore nella nostra famiglia ed è una tragedia arrivata in circostanze dai risvolti opachi ed equivoci. E’ difficile trovare le parole, mi rivolgo con il cuore in mano alle autorità che si stanno occupando del caso e allo stesso tempo anche a coloro che magari potrebbero essere a conoscenza di eventuali elementi utili alle indagini. Lancio un appello: aiutateci, vi prego, chiedo che chi non c’è più possa trovare pace. Verità e giustizia per Rosario”.

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