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Ministro pensaci tu: Taormina non può avere 4 vigili

TAORMINA – E’ storia ormai arcinota che Taormina sia rimasta con soli quattro agenti di Polizia locale in organico e nella disperazione più totale di un problema che non è stato risolto e neanche affrontato per un ventennio e di cui ora i nodi vengono al pettine. Parliamo di una capitale del turismo, un posto dove al di là del biennio maledetto del Covid, arriva ogni anno Un milione di turisti e molti altri avventori di prossimità. Eppure Taormina si è ridotta ad avere un organico che supera i minimi termini ed è praticamente prossimo all’estinzione del Corpo stesso, anche perché gli agenti rimasti non sono dei ragazzini e si trovano pure a dover fare dei turni da soli in condizioni non invidiabili.

Il Comune di Taormina è al dissesto finanziario e allora niente assunzioni a tempo indeterminato e su quelle temporanee il Ministero dell’Interno aveva dato un’apertura ma al contempo ha posto dei paletti legati al rendiconto degli anni passati. Come dire: si può fare, anzi no.

Ma il Comune di Taormina non si rassegna e adesso studia quella che potrebbe essere la mossa per tentare di sbloccare la situazione in vista del 2023. Si sta valutando, a quanto pare, se ci sono le condizioni per ripetere quella che fu l’iniziativa intrapresa da un altro Comune finito nel tunnel del dissesto e che, tuttavia, è riuscito ad approdare ad un punto di svolta sui vigili urbani.

Il Comune di Catania a suo tempo (nel 2020) ha avuto l’ok dal Ministero dell’Interno per assumere ben 30 vigili urbani ed in quella circostanza l’Amministrazione del sindaco Salvo Pogliese ottenne finanziamento specifico dal Ministero dell’Interno per stipulare 30 contratti di durata annuale, con 25 delle nuove assunzioni previste poi grazie a un nuovo bando per soli titoli con procedure rapide e altre 5 ripescando coloro che hanno superato i requisiti di idoneità di un precedente concorso bandito nel 2017. Nel caso di Taormina l’ultimo concorso risale al lontano 2001 ed ovviamente non è più utilizzabile quella graduatoria ma l’auspicio è che ci possano essere le condizioni per arrivare ad un sostegno da parte del Viminale per garantire la sostenibilità dell’impegno di spesa e delle assunzioni, intanto anche temporanee, per coprire il periodo in cui il Comune di Taormina rimarrà in dissesto. Il vero scoglio da affrontare è, in sostanza, proprio quello della copertura finanziaria, in presenza della quale potrebbe aprirsi uno spiraglio per intraprendere atti propedeutici a delle procedure concorsuali da espletare con celerità.

“Si dice sempre che mancano i vigili urbani a Taormina – ha evidenziato qualche tempo fa il sindaco Mario Bolognari – ma non il motivo e quindi si commette un grave errore. I vigili mancano nella nostra città perché nel 2002, un concorso già fatto ed espletato, già concluso con i vincitori in graduatoria, non è stato portato avanti e le somme sono state distratte per stabilizzare i precari. E’ stata una precisa scelta politica seguita immediatamente alla fine del mio secondo mandato di sindaco. Noi oggi avremmo avuto 10 vigili urbani con 20 anni di servizio sulle spalle, ancora operativi. Il problema fu creato a tavolino e voluto”.

Indubbiamente aver bloccato quel concorso dei Vigili urbani, che era stato fatto nella fase finale della seconda legislatura di Bolognari, si è rivelata una scelta sbagliata, anzi una mossa che ha attivato il timer del disastro a cui è andato incontro il Corpo di Polizia locale, svuotato poco alla volta di risorse umane sino al dato odierno di soli 4 agenti sopravvissuti a questa lenta e inesorabile moria.

Bisognerebbe andare oltre i soliti vincoli stringenti della burocrazia e siamo convinti che il Ministero dell’Interno, diretto da Luciana Lamorgese, un passo verso Taormina, lo possa e lo debba fare.

C’è da rispettare il purgatorio del dissesto, è vero, ma una località turistica come Taormina non può essere mortificata e costretta ad andare avanti in questo modo. Parliamo di Taormina, non di Vattelapesca, qui arrivano turisti da ogni parte del mondo e vogliamo gestire l’assalto estivo con 4 vigili urbani?

C’è una sola, ragionevole, cosa da fare: va autorizzata, con una deroga, l’assunzione di altri vigili urbani, senza andare a vedere il pelo nell’uovo dei bilanci e altre supercazzole tecnico-finanziarie. Non è un problema di viabilità, è una carenza evidente che si riflette sulla sicurezza stessa del territorio.

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