Rafa Leao ha rilasciato un’intervista a Fabrizio Romano per Sport.xyz. “Devo migliorare nella finalizzazione, penso di poter segnare più gol – ha spiegato l’attaccante portoghese del Milan -. Per essere tra i top devo segnare ed essere più decisivo davanti al portiere”.
“Quando sono arrivato le mie prime partite non sono state all’altezza delle mie qualità. Ho sentito comunque il loro supporto. All’inizio l’allenatore (Giampaolo, ndr) non mi faceva giocare, per me era difficile. Ma sapevo che arrivando al Milan c’erano tanti buoni giocatori. Ero giovane, pensavo comunque a rimanere concentrato, migliorare e imparare ogni giorno, aspettando per la mia occasione. Nella mia testa pensavo che sapessero cosa potessi fare, ma dovevo fare ancora di più, perché il Milan è un club storico, hanno vinto un sacco di Champions e hanno avuto un sacco di giocatori leggendari. Dovevo dimostrare di non avere solo talento, ma anche di poter giocare con passione”.
Poi la riflessione di Leao su Zlatan Ibrahimovic: “Mi ha aiutato su due cose: mentalità e concentrazione. Sapeva che se fossi stato concentrato durante la partita avrei fatto un’enorme differenza. Parliamo di mentalità durante l’allenamento… Cose che possono sembrare “piccole” come il controllo palla e i passaggi: dopo un dribbling magari avrei potuto fare una giocata semplice, ma non lo facevo. Mi ha aiutato a essere più concentrato davanti alla porta, a tirare bene. Qualche volte ero nervoso durante la partita, lui no e non smetteva di parlarmi dicendomi di rimanere concentrato, di continuare e che il gol sarebbe arrivato. Quando hai un compagno come lui che ti dice cose del genere ti fa sentire a tuo agio”.