Il Milan ha individuato un grande obiettivo per la prossima stagione e si tratta di Samuele Ricci. Il centrocampista del Torino si sta dimostrando competitivi ai massimi livelli e, non a caso, Spalletti lo ha chiamato in Nazionale e lo sta facendo giocare da titolare in maglia azzurra. Ma anche e soprattutto con il Torino, in campionato, la crescita di Ricci appare esponenziale e il Milan ora ci pensa seriamente e prepara l’assalto per giugno.
In estate Cairo ha respinto la corte della Lazio che aveva fiutato l’affare ed era arrivata ad offrire 15 milioni ma il patron granata ha detto no. Ora potrebbero non bastarne neanche 25. E sulle tracce di Ricci potrebbe spuntare persino il Manchester City, che già a gennaio vorrà sostituire l’infortunato Rodri. Guardiola avrebbe messo nel mirino il giovane centrocampista del Torino.
Intanto, ai microfoni di Rai Sport, Ricci ha fatto capire di pensare al presente e a blindare la sua posizione in Nazionale più che proiettarsi sin d’ora nel suo futuro: “Che effetto fa essere accostato a Milan e Manchester City Sicuramente fa tantissimo piacere ma ho imparato a conoscere il calcio un po’. Quando le cose vanno bene vieni accostato a questi club e gratifica perché significa che il lavoro è quello giusto, la strada è quella giusta. Ora penso a fare bene con il Torino e la Nazionale. Il valore del sacrificio all’interno di una squadra penso sia una delle cose più importanti, come è successo giovedì con il Belgio, le partite si possono complicare, non è da tutti portarle in fondo. Se non riesci a vincere, magari pareggi. Ci gratifica molto, significa che abbiamo quel valore. Ora bisogna lavorare e pensare a Israele”.
