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L’Unione Europea sosterrà la ricostruzione di Gaza

Aiuti umanitari, finanziamenti e ricostruzione: l’Unione europea è pronta a svolgere il suo tradizionale ruolo nella Striscia di Gaza. I 27 non hanno preso parte ai negoziati che mercoledì hanno portato a un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Nonostante questa distanza politica, la Commissione europea vuole agire immediatamente sul campo.

“L’Unione europea è pronta a sostenere l’attuazione del cessate il fuoco, in particolare attraverso i considerevoli aiuti umanitari che sta fornendo. Stiamo anche aggiornando i nostri piani per l’eventuale ridislocazione della BAM Rafah (la missione di assistenza dell’UE a Rafah)”, ha dichiarato Anouar El Anouni, portavoce della Commissione europea.

“Stiamo anche continuando la nostra considerevole assistenza finanziaria e politica all’Autorità Palestinese per sostenere i suoi sforzi di riforma”, ha aggiunto.

Giovedì la Commissione ha annunciato un pacchetto di aiuti umanitari da 120 milioni di euro per il 2025 a favore dell’enclave palestinese. Questo comprenderà aiuti alimentari, assistenza sanitaria e attrezzature per ottenere acqua potabile.

Tuttavia, l’analista dello European Council on Foreign Relations Hugh Lovatt ritiene che l’Ue abbia le risorse finanziarie e politiche per sostenere un cessate il fuoco. A suo avviso, ciò richiede il ritorno dell’Autorità nazionale palestinese a Gaza.

“Perché ciò avvenga, bisognerebbe esercitare pressioni sul presidente Mahmoud Abbas, che è il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, alla quale l’Ue fornisce ingenti finanziamenti. L’Ue ha quindi un mezzo per esercitare pressioni in questo senso. Ma il presidente Abbas si è dimostrato un po’ reticente all’idea di un ritorno completo dell’Autorità palestinese a Gaza”, osserva il ricercatore.

“Anche il governo israeliano dovrà accettare questo ritorno. E il governo israeliano si è finora rifiutato di autorizzare il ritorno dell’Autorità palestinese. Ancora una volta, è una questione di pressione”, continua.

Per Hugh Lovatt, spetta all’Unione Europea decidere se vuole essere maggiormente coinvolta, e per farlo dovrà trovare un consenso tra i 27 Stati. Il conflitto tra Israele e Hamas ha profondamente diviso gli Stati membri.

Fonte: Euronews Italia

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