TAORMINA – Ludovica Cacopardo, ricercatrice in bioingegneria al DII, è tra i vincitori del bando FIS 2 del Fondo Italiano per la Scienza. Straordinario traguardo per la 35enne di Taormina. La materia è complessa e prestigiosa, si tratta di bandi italiani per la ricerca più competitivi in assoluto, volti a sostenere lo sviluppo delle attività di ricerca di base, sul modelli degli europei ERC. Il Fondo finanzia progetti di ricerca condotti da ricercatori emergenti e affermati in tre macro-settori ERC: Life Sciences (LS), Physical sciences and Engineering (PE) e Social Sciences and Humanities (SH).
Ludovica, classe 1989, si è aggiudicata uno Starting Grant, riservato a ricercatori emergenti, che frutterà alla sua ricerca un finanziamento di 1.320.000 euro per tre anni. Il progetto finanziato si chiama INTERCELLAR, e si occuperà di applicare la teoria della relatività al mondo delle cellule, quindi su scala microscopica. In particolare, il progetto cercherà di comprendere i meccanismi di migrazione cellulare considerando effetti di micro-relatività, in modo da poter sviluppare modelli predittivi del movimento cellulare.
“Gli organismi viventi – racconta Ludovica – crescono, si sviluppano e si rigenerano grazie al movimento cellulare, spesso coordinato da complessi segnali fisici o biochimici. L’idea di INTERCELLAR, fino ad ora mai esplorata prima, è quella di studiare il movimento cellulare considerando la deformazione spazio-temporale del microambiente su cui le cellule si sviluppano, che a sua volta ne influenza motilità e coordinamento. La deformazione può essere utilizzata dalle cellule stesse come strumento di comunicazione e navigazione senza contatto a lunga distanza. La diversa percezione del tempo indotta da masse cellulari può quindi modularne la velocità di spostamento generando migrazioni coordinate di cellule. Questo può aprire la strada ad applicazioni molto importanti in campo biomedico mettendo a punto substrati in grado di modulare il movimento cellulare in particolari applicazioni di medicina rigenerativa, oppure per predire il decorso di patologie come quelle tumorali”.
Ludovica Cacopardo si è laureata in ingegneria biomedica a Pisa conseguendo poi il dottorato in Ingegneria dell’Informazione al DII, con una tesi sullo sviluppo di modelli in vitro in grado di monitorare nel tempo le proprietà elettriche e meccaniche di costrutti cellulari, sotto la supervisione di Arti Ahluwalia. Dopo aver trascorso un periodo in Canada, è stata post-doc al centro di Ricerca E.Piaggio dell’Università, e ora è ricercatrice a tempo determinato al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Questo progetto oltre a riconoscere la qualità del suo lavoro, le consentirà di portare avanti la sua ricerca in modo sempre più innovativo.
Felici ed orgogliosi di Ludovica i familiari. Il padre, Giuseppe Cacopardo, stimato dirigente (ora in pensione) del Comune di Taormina ha commentato così a TN24 questo splendido traguardo raggiunto dalla figlia: “È una bella soddisfazione che mia figlia, ricercatrice presso l’Università di Pisa abbia ottenuto un finanziamento di cui godrà l’intera Università ma che, poi, potrà anche dare sbocchi di lavoro anche ad altre unità di personale. Siamo davvero molto contenti di quello che sta facendo Ludovica, ha fatto tanto sacrifici e il suo impegno ora viene ripagato da questi risultati importanti”.