TAORMINA – L’opposizione si riorganizza e va all’attacco dell’Amministrazione De Luca. “La coalizione “Noi, Taormina”, riunitasi a Mazzeo alla presenza di numerosi sostenitori – fanno sapere gli esponenti dell’opposizione taorminese – ha varato una nuova organizzazione politica per affrontare il proprio ruolo di opposizione nei prossimi anni. Infatti, sia nella relazione iniziale, sia in tutti gli interventi è stata ribadita la necessità di dare voce a quella parte della città che non ha votato per l’attuale Amministrazione e non ne condivide l’operato”.
“Nei prossimi giorni – continua l’opposizione – si insedierà un coordinamento, costituito da tutti i gruppi politici che hanno aderito alla coalizione, nel quale saranno presenti i cinque consiglieri comunali, in modo da dare continuità al lavoro sia in Consiglio, sia sul territorio. L’iniziativa parte da un giudizio assolutamente negativo su questi primi mesi di Amministrazione targata De Luca, caratterizzata da annunci clamorosi e da blitz che o non hanno sortito alcun effetto, o sono stati addirittura dannosi”.
“Inoltre, la promessa elettorale di non pensare solo al Corso Umberto, ma alle contrade e alle frazioni non è stata rispettata. L’attività frenetica e scomposta del sindaco si è concentrata solo su corso Umberto (rifiuti, carico-scarico), mentre nulla è stato fatto a Trappitello, Chianchitta, Bruderi, Mastrissa, Mazzeo (docce e scivoli disabili esistevano anche nel 2022)”.
“In qualche caso, come ormai siamo abituati a sentire – conclude la nota -, sono state raccontate delle clamorose bugie, come quando è stato detto: “Abbiamo riaperto via Roma”. Falso. Con l’ordinanza n. 113 del 22 giugno 2023 non si è riaperta al transito la via Roma, ma si è innalzato il limite di peso dei veicoli che possono transitare, da 2 a 3,5 tonnellate. Ora, i bus navetta che effettuano la circolare e gli scuolabus pesano circa 7 tonnellate e quindi non dovrebbero transitare. Ma cosa escogitano i bravi amministratori? Emanano una seconda ordinanza, la n. 114 del 23 giugno 2023 nella quale si precisa che “il divieto di transito per i veicoli superiori a 3,5 tonnellate di cui alla predetta ordinanza n. 113 del 22/06/2023 è da intendersi riferito agli autocarri per trasporto di cose”. Cioè, un camion che trasporta cose non può transitare perché c’è pericolo di crollo della strada, mentre questo pericolo scompare se a transitare è un bus che trasporta persone o addirittura bambini che vanno a scuola”.