Arriva il momento della verità per la Polizia locale. Il monito dei sindacati sul futuro incerto del Corpo di PL arriva a pochi giorni dall’ormai imminente rientro in servizio del Comandante Daniele Lo Presti, che dopo un periodo di congedo parentale riprenderà il suo posto ad inizio del mese entrante e dovrebbe essere così nuovamente operativo a partire dal 2 settembre prossimo. Si prospetta una situazione non semplice perché, com’è noto, nelle scorse settimane c’è stata la rottura totale proprio tra il Comandante Lo Presti e il sindaco Cateno De Luca.
Il primo cittadino, come si ricorderà, aveva chiesto al Comandante di trovarsi un altro Comune. Durissime le parole pronunciate il 4 luglio scorso da De Luca. “Il Comandante della Polizia municipale si è dimostrato inadeguato al suo ruolo – ha detto De Luca in aula -. Mi dicono pure che mi ha querelato. Anche perché il responsabile della Polizia municipale è andato in congedo parentale – ed è suo diritto -, a luglio e agosto, lasciando allo sbando la comunità, è la conclusione di quello che è il suo rapporto di correttezza con la comunità stessa. Bene, spero che anche lui trovi la soluzione per andarsene. Non gode più della mia fiducia. Questo lo sa e questo sarà messo nero su bianco”.
Lo Presti, a sua volta, non ha gradito le parole del sindaco in un suo comizio in piazza Duomo durante la campagna elettorale per le Europee e avrebbe deciso di procedere per le vie legali.
La situazione è evidentemente complicata. Nel frattempo il Comandante Lo Presti è stato avvicinato da altri enti interessati ad averlo a disposizione ma almeno per il momento non si registrano sviluppi in tal senso.
Così adesso Lo Presti rientrerà in servizio e riprenderà regolarmente il suo posto. Bisognerà capire quale sarà l’evoluzione del caso, in una vicenda che sin qui sembrerebbe avere pochi margini per un colpo di scena ed una ricomposizione dei rapporti, anche se nell’ipotesi di un chiarimento Lo Presti potrebbe ancora adesso rappresentare una risorsa per la Polizia locale e ha dimostrato in questi anni di essere un valido professionista, operando in un quadro molto difficile e con pochi agenti a sua disposizione.
Ad inasprire le posizioni delle parti si pone anche e soprattutto la decisione maturata dall’Amministrazione di fare a meno, in organico, della figura del Comandante e, stando alle valutazioni dell’esecutivo, il compito di sovrintendere l’attività della Polizia locale passerebbe al segretario generale, Giuseppe Bartorilla, responsabile dell’Area Amministrativa Affari Generali di Palazzo dei Giurati. Il Corpo di Polizia locale diventerebbe, insomma, Servizio di Polizia locale. L’idea, di riflesso, è poi quella di affidare all’attuale vicecomandante Giuseppe Cacopardo il ruolo di coordinatore delle attività quotidiane degli agenti.
Lo scenario che si prospetta trova su una posizione critica i sindacati, con il Sulpl che ha parlato di “situazione pesantissima e scelta annunciata non solo impercorribile dal punto di vista istituzionale, del diritto e della buona amministrazione, ma anche gravemente lesiva di prestigio e di funzionalità e necessaria autonomia di un Corpo di Polizia che necessita, invece, l’essere restituito alla sua normalità e capacità di svolgimento dei servizi, che necessita di essere potenziato in risorse tecniche, finanziarie ed umane con nuovi agenti ed ufficiali, che necessita la conferma nel suo essere guidato dal suo valido vertice tecnico-professionale”.