La Russia non è disposta ad accettare alcun “compromesso” sui territori occupati in Ucraina. A ribadirlo è stato martedì il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov, chiarendo che Mosca non ha ridimensionato le proprie richieste territoriali nell’ambito di eventuali negoziati di pace.
Secondo Ryabkov, il Cremlino intende mantenere il controllo su cinque regioni ucraine: Crimea, Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Tuttavia, a eccezione della Crimea – annessa nel 2014 – e di gran parte della regione di Luhansk, la Russia non controlla interamente nessuna delle altre aree rivendicate. Nelle regioni di Zaporizhzhia e Kherson, le forze russe non hanno nemmeno il controllo dei capoluoghi regionali.
Mentre i leader europei hanno promesso di continuare a sostenere l’Ucraina, anche con garanzie di sicurezza di tipo militare, il Cremlino chiede ora a sua volta assicurazioni per la sicurezza della Russia.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che Mosca non accetterà uno scenario in cui “Kiev firmi accordi di pace per poi iniziare a sabotarli”, nonostante l’Ucraina non abbia mai compiuto atti di aggressione contro la Russia.
Fonte: Euronews Italia


