Si accende lo scontro politico tra il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, e il sindaco di Milazzo, Pippo Midili. De Luca domenica scorsa ha tenuto un comizio in piazza a Milazzo in vista delle elezioni Amministrative nella località tirrenica. Da lì una lunga serie di attacchi a Midili, che ha risposto per le rime preannunciando in un video diffuso sui social la sua intenzione di fare un comizio a Taormina.
“Verrò a fare un comizio a Taormina – ha detto Midili – e lo dico in assoluta tranquillità, la mia non è una minaccia. Chi me lo può impedire? Andrò a Taormina e anche a Messina. Non sono presuntuoso ma è giusto che la gente sappia e che ci sia un confronto politico sui fatti. La gente deve sentire anche altri parlare e deve sentire voci che dicano voci che magari raccontano un’altra storia. A partire da un Comune come Taormina dove bisogna parlare dei 18 milioni di euro trovati in cassa da Cateno De Luca quando si è insediato a sindaco e che nessuno aveva speso. Quella è la vera colpa della politica taorminese. Poi De Luca ha chiuso il dissesto in breve tempo, in un anno. Bravo, ma non bravissimo…”.
“Ve lo spiego io – continua Midili – come De Luca in un anno è riuscito a chiudere il dissesto a Taormina. Lo sapete come ha fatto? Quando De Luca si è insediato, in cassa, ha trovato 18 milioni di euro che la precedente Amministrazione non aveva speso per evitare il dissesto. Invece De Luca quelle somme le ha messe a disposizione dell’Organismo Straordinario di Liquidazione. Si trattava di soldi che De Luca ha trovato in cassa e che quindi non ha “fatto” lui. De Luca ha anticipato le somme che avrebbe recuperato con la “caccia” agli evasori, che lui già sapeva chi erano. Ma questo era facile da intuire a Taormina. E quindi tra il recupero dell’evasione e i soldi che aveva trovato in cassa, De Luca chiuse sia l’accordo con l’ex Impregilo (Webuild, ndr) che la questione degli altri soldi necessari. In totale 28-29 milioni, 18 li aveva già in cassa. Io, a differenza sua, quando mi sono insediato a Milazzo ho trovato sapete cosa? Cucuzzeddi e ova, lasciati dai rappresentanti di Sud chiama Nord. Ci sarebbe anche un’altra parola che si mette prima ma preferisco non usare per non essere volgare”.
“Catenello – ha concluso Midili rivolgendosi a De Luca -, non vivrò a sufficienza per vederti sindaco di Sicilia, come ami farti chiamare. Io lo so che tu il sindaco lo sai fare ma ci sono tanti altri che lo sanno fare come te e anche meglio di te. Intanto verrò a parlare a Taormina e lo farò da rappresentante di un civismo di centrodestra che ha amministrato una città di 30 mila abitanti in maniera degna”.



