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Il silenzio di Taormina per Pippo Baudo: nessun omaggio, è il segno impietoso dei tempi

TAORMINA – Nell’ora della dipartita di un gigante emerge in modo impietoso come a Taormina questa sia la stagione dei nani. Non ci riferiamo evidentemente alle questioni di centimetri, parliamo invece di statura umana.

Il 16 agosto scorso se n’è andato Pippo Baudo, l’uomo che più di tutti negli Anni Ottanta-Novanta ha dato straordinario lustro alla Città di Taormina, un artista che ha lavorato in questo territorio con amore e passione, professionalità e dedizione vera, al contrario di tanti altri che oggi da queste parti gli eventi li organizzano con un carico di ipocrisia e speculando sul nome della città e sulle opportunità che la stessa può regalare.

Abbiamo atteso, invano, speranzosi che in qualche modo, anche alla meno peggio o per facciata e circostanza, ci sarebbe stato un sussulto di attenzione delle Istituzioni locali per l’addio della Città di Taormina a Pippo Baudo. Tuttavia, nel momento della sua scomparsa non è stato fatto niente per ricordarlo. Zero, il nulla totale. Una mancanza di rispetto e un’assenza di sensibilità che si commentano da sole.

Dalla serata di sabato 16 agosto, data della morte, a giovedì 21 agosto, giorno successivo ai funerali, il silenzio e l’indifferenza più totale. A Taormina non c’è stato un comunicato ufficiale a commento della morte di Baudo, nessun post social sulle pagine del Comune piuttosto che su quelle di Taormina Arte per ricordarlo. Nessuna dichiarazione. Non risulta che ci fosse nessun amministratore al funerale a Militello. E un gonfalone della Città di Taormina è stato inviato al funerale nella chiesa di Santa Maria della Stella a Militello? Speriamo sia stato fatto ma non risulta.

Un popolo senza memoria è un popolo senza storia e senza futuro. Ma qui il popolo non lo ha dimenticato Baudo, il re della televisione italiana a Taormina è sempre stato di casa e questo territorio lo ha rispettato prima ancora che valorizzarlo. Lo abbiamo anche ricordato che all’apice del suo enorme successo, ha persino rifiutato la proposta di fare il sindaco rispondendo “Non è per me”. Purtroppo le Istituzioni locali di questo tempo appaiono inadeguate, anche in queste circostanze, persino incapaci di comprendere il dovere di onorare la memoria di un uomo come Baudo che ha esaltato questa città ed è stato un ambasciatore della sua e nostra Sicilia.

Non pervenuto il Comune di Taormina. Non c’è stata la solerzia che si ha nella “caccia” agli “zozzoni” e nelle varie dinamiche paesane. E’ mancata la sensibilità e il rispetto per un uomo che ha fatto cose importanti per Taormina e che meritava di essere ricordato degnamente. Baudo è stato ignorato, trattato come uno sconosciuto defunto qualsiasi. Il sindaco Cateno De Luca non ha dedicato una frase o una parola alla memoria di Pippo Baudo. Una caduta di stile senza giustificazione. Non è la prima, non sarà l’ultima.

Peggio ancora Taormina Arte (oggi Fondazione), che non ha dedicato a Baudo un post sui propri canali social. Pippo Baudo con TaoArte ha scritto pagine memorabili di storia: altri tempi, altri livelli. Quelli che la Regione ha piazzato ora al vertice di TaoArte, la storia possono andare a leggerla. Uno come Baudo, se fosse ancora qui, potrebbe fargli scuola e doposcuola.

E’ il segno dei tempi. La qualità dei comportamenti e dei rapporti umani fa la differenza. Nel bene o nel male è sempre stato così. Il tempo fa il resto e non mente mai.

Le Istituzioni di Taormina farebbero bene a riflettere, ascoltare queste parole di Baudo e trarre insegnamento – se vogliono o se possono – dalla sua straordinaria lezione. Lui guarderà da lassù con rammarico a certi comportamenti, ma nella Taormina odierna ormai è così, l’umanità e la riconoscenza sono un optional, e quelli che questa città la vivono non se ne sorprendono. Chissà, invece non ci sorprenderemmo se qualcuno volesse cercare di riparare a tutta questa indifferenza inventandosi qualche estemporaneo omaggio, magari pensando di dedicare o intitolare chissà cosa a Baudo, fingendo un’attenzione che non c’è stata quando doveva esserci. Ora è meglio evitare la retorica della finta commemorazione e fare silenzio. Il tempo è scaduto.

Pippo Baudo, a dispetto di chi ha ignorato la sua morte, un segno indelebile lo ha già lasciato e scolpito a Taormina. Si è conquistato un posto nel cuore della gente ed è un sentimento collettivo vivo e forte, che resisterà. Qualcun altro l’affetto o perlomeno la simpatia dei taorminesi lo ha avuto e lo ha buttato via in fretta, carta straccia sull’altare dei propri egocentrismi. Altri ancora sono delle comparse non censite nel libro della storia di Taormina.

Ciao Pippo, non ti curar di chi non è all’altezza. La gente di Taormina ha memoria e ti ringrazia per sempre.

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