TAORMINA – «Un tour in famiglia attraverso il sud dell’isola, che comprende templi in rovina, palazzi barocchi e un hotel molto familiare», racconta la scrittrice, sottolineando che «il greco è rimasto la lingua franca durante l’epoca romana e ci sono ancora comunità in Sicilia che parlano un dialetto greco. L’isola ha alcuni dei monumenti ellenici meglio conservati al mondo, incluso il celebre anfiteatro di Taormina, che lo rende il punto di partenza ideale per il nostro viaggio sulle rovine greche». Così il Financial Times “incorona” Taormina e la Sicilia e spinge l’isola verso una straordinaria stagione turistica.
Parole dolci per la Perla dello Ionio e la Sicilia arrivano dalla terra d’Albione con il quotidiano economico-finanziario britannico che ha pubblicato stralci di un romanzo della scrittrice Kate Maxwell, “Hush”, che esce questo mese. Dagli antichi greci al loto bianco: un road trip siciliano. Viene decantata la bellezza di Taormina, sull’onda lunga che va dagli antichi Greci e dalla forza della storia all’altrettanto poderoso richiamo che esercita questa città ancora adesso in tutto il mondo. E qui viene citato l’effetto “The White Lotus”, legato alla serie tv girato all’Hotel San Domenico Palace e in diversi altri luoghi della Perla dello Ionio.
Ma in questo servizio del Financial Times non mancano i riferimenti all’Etna, al mito dei Ciclopi, al barocco di Noto, e alle prelibatezze culinarie, dai cannoli alle arancine o arancini, al cioccolato di Modica. E poi Agrigento ed i suoi Templi, Selinunte e le tante meraviglie che richiamano in Sicilia turisti da ogni angolo del pianeta.
