Il 2023 ha sancito una crescita significativa per il settore alberghiero. Lo confermano i dati diffusi da AlbergatorePro e Zucchetti che evidenziano come si è registrato un incremento dei ricavi complessivi degli alberghi stimato intorno al 12,4%.
In questo ambito la tariffa media giornaliera in Italia per una camera doppia in hotel è aumentata del 10,9% rispetto al 2022. Il trend di crescita dei ricavi cavalca l’onda del revenge tourism, con gli hotel italiani che hanno fatto registrare performance complessivamente superiori rispetto al 2022.
Con la piena ripresa dei flussi in arrivo dall’estero, è emerso inoltre come i turisti che hanno speso di più nella Penisola siano stati gli statunitensi con una Adr di 278,94 euro, seguiti da svizzeri (205,86 euro), austriaci (158,32 euro) e tedeschi (151,46 euro).
La località di riferimento nel Mezzogiorno italiano è Taormina, icona del top travel in Sicilia e più in generale nelle regioni del Sud, con un mercato dell’hotellerie che vive un momento felice e la fase di difficoltà per la pandemia che è stata definitivamente archiviata con il trend record del 2023. Nell’anno appena trascorso Taormina ha registrato Un milione 380 mila pernottamenti, che riguardano il settore alberghiero ma anche quello extralberghiero, che rappresenta un altro segmento strategico per l’offerta nel territorio.
Guardando al presente, anche il 2024 si prospetta altrettanto positivo, tanto che in Italia il 24,9% delle camere disponibili tra maggio e settembre risulta già prenotato con tassi di riempimento migliori che nel 2023. Infine – andando nel dettaglio – i modelli previsionali raccontano che l’occupazione acquisita è del 21,6% al mare, 34,2% al lago, 25% in montagna e 18,8% in città, percentuali che si traducono in dati più alti dello scorso anno a riprova di come il trend dell’early booking si stia via via consolidando.
