La difesa di Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, sta preparando una nuova consulenza sull’esame del DNA prelevato dalle unghie della giovane. L’avvocata Giada Bocellari, che segue Stasi da anni, ritiene corretta la perizia depositata dalla consulente del gip Denise Albani, ma sta comunque lavorando con il proprio team a un approfondimento tecnico da affiancare allo studio già consegnato al tribunale.
I consulenti della difesa stanno quindi riesaminando il materiale genetico estratto dai margini ungueali di Chiara, e con ogni probabilità la loro relazione sarà pronta prima del 18 dicembre, data fissata per la conclusione dell’incidente probatorio presso la procura di Pavia.
Giovedì scorso, Denise Albani — nominata dal giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli — ha depositato la relazione finale relativa agli accertamenti compiuti. Il documento, lungo 94 pagine, raccoglie gli esiti delle analisi condotte da marzo a fine settembre sui reperti prelevati nell’abitazione in cui Chiara fu trovata senza vita. Sono stati esaminati, tra gli altri, i cinquanta nastri adesivi con impronte raccolti nella casa, i rifiuti sequestrati alla famiglia Poggi e, soprattutto, il DNA ricavato dalle unghie della vittima.
Proprio quest’ultimo elemento ha attirato maggior attenzione: il profilo genetico risulta compatibile con quello di Andrea Sempio, indagato nell’ambito della seconda inchiesta sulla morte di Chiara.
La perizia di Albani indica che il DNA è di origine maschile e riconducibile alla linea paterna di Sempio; tuttavia, non è stato possibile determinare se i residui fossero presenti sulla superficie o sotto le unghie, né stabilire quando e come il materiale biologico si sia depositato, se tramite un contatto diretto o attraverso una contaminazione indiretta.
