Nel delitto di Garlasco riflettori accesi sulla ricostruzione della scena del crimine, dell’impronta di sangue sul pavimento, che si è ipotizzato possa essere quella dell’assassino, e dell’impronta 33 lasciata sul muro. In particolare, quest’ultima, alla luce delle nuove indagini, potrebbe assumere un nuovo significato nei termini della criminodinamica. Il servizio di Elisa Dossi per RaiNews24 con il prof. Corrado Macrì presso l’Istituto di Scienze Forensi.
Garlasco, le tracce del killer: così è stata aggredita Chiara
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