La Procura di Pavia avrebbe individuato il movente del delitto di Garlasco e le motivazioni che avrebbero così portato alla tragica fine di Chiara Poggi.
Come spiegato anche da Il Tempo, sarebbero due, in sostanza, gli scenari che emergerebbero nell’ambito dalla nuova inchiesta, che ribalterebbero la dinamica e la ricostruzione dei fatti che erano stati ipotizzati nella precedente indagine avviata nel 2007.
In particolare ci sarebbe un segreto indicibile che sarebbe stato scoperto da Chiara, e che avrebbe potuto portare all’aggressione per impedire che la ragazza potesse rivelare quel segreto. Ma l’altra pista è anche quella di un possibile approccio da parte dell’aggressore, che avrebbe ricevuto un rifiuto e che avrebbe potuto innescare le premesse per un delitto di impeto e rabbia.
Tutto questo potrà essere maggiormente chiaro “solo dopo che verrà depositata anche la consulenza medico legale della professoressa Cristina Cattaneo, chiamata dai pm ad accertare l’orario della morte, le armi del delitto e le fasi omicidiarie, completando così il quadro già tracciato nella relazione del Ris di Cagliari sulla traiettoria delle macchie di sangue e sulla presenza di tracce di eventuali complici sulla scena del crimine”, come riporta Il Tempo nel suo approfondimento sul delitto di Garlasco.


