HomeParlamentoFornero vuole la patrimoniale, gli italiani tremano

Fornero vuole la patrimoniale, gli italiani tremano

L’ex ministro del governo Monti, Elsa Fornero, torna alla ribalta e lo fa con un tema che scatena immediate polemiche: la patrimoniale. Fornero propone di istituire una tassa patrimoniale, in particolare per gli immobili, e le sue parole riaccendono inquietudini tra gli italiani

«Ci possono essere molte buone ragioni per le quali il nostro paese potrebbe considerare un’imposta patrimoniale e infatti molti paesi europei ce l’hanno» ha constatato l’altro giorno l’ex ministra al welfare del governo Monti. «L’assenza di crescita e una impressionante serie di shock negli ultimi decenni non hanno impedito che, mentre la povertà si estendeva, una parte molto minoritaria del paese aumentasse la propria quota di ricchezza – è il ragionamento di Fornero affidato alla Stampa – Si potrebbe stabilire un imponibile minimo piuttosto elevato o limitare l’imposta al momento della trasmissione ereditaria, così come la si potrebbe usare per alleggerire l’imposizione sul reddito da lavoro o evitare un aumento netto della pressione fiscale».

“Tassare la casa per fare aumentare i salari” è la ricetta proposta da Fornero. L’ipotesi di una patrimoniale trova contrario il governo ed è destinato a rimanere un “sogno proibito” della Fornero e della sinistra. L’ex ministro del governo della Troika non suscita ricorda positivi nei pensieri degli italiani, che la ricordano ancora adesso come colei che ha legato il suo nome agli esodati della Legge Fornero. Non occorre ricordare che stiamo parlando della legge n. 214/2011, la riforma delle pensioni attuata dal Governo Monti che ha spostato in avanti il requisito anagrafico necessario per ritirarsi dal mondo del lavoro. E’ l’odissea di quei lavoratori ormai prossimi al pensionamento che sono stati penalizzati dalla riforma dell’età pensionabile attuata dal Governo Monti. Lavoratori rimasti dalla sera alla mattina, per via di una riforma capestra, senza stipendio, senza lavoro e senza pensione.

Per cercare di rimediare a quella normativa nell’ultimo decennio si è cercato di porre rimedio, con i più recenti esecutivi, nel tentativo di dare una risposta al grido di dolore dei lavoratori penalizzati dalla Legge Fornero e sono state attuate, nel corso degli anni, ben otto “salvaguardie”. “Dal 2012 ad oggi – come ricorda Informazione Fiscale – è stata garantita la pensione ad oltre 220 mila lavoratori penalizzati; con la Legge di Bilancio 2017 è stata inserita, nella riforma delle pensioni, l’ottava salvaguardia esodati, per oltre 30 mila esodati”. Ma il problema della legge Fornero rimane, e chi lo ha creato ora rilancia con una proposta di patrimoniale. Errare è umano, perseverare è diabolico. No, grazie.

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