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Finalmente è finito Sanremo

Per una settimana non si è parlato d’altro, persino in tempi di pandemia, a dispetto di una crisi economica che fa paura e di problemi come la mattanza delle bollette che stanno massacrando le famiglie italiane. Sanremo, solo e soltanto Sanremo. L’Italia si è fermata per il festival della canzone, mai come quest’anno diventato un diversivo nazional-popolare da anteporre a tutto il resto con un bombardamento mediatico a tappeto di notizie e collegamenti.

Sanremo 2022 è diventato l’evento perfetto (si fa per dire) per distrarre il popolo dall’emergenza, idea di per sé neanche sbagliata in fin dei conti perché staccare la mente dalla pandemia va benissimo. Il problema è che in Italia poi si finisce per esagerare e la kermesse canora è stata “pompata” all’inverosimile. Basterebbe dire che il momento artisticamente più alto di una settimana di Festival è stato il duetto tra l’intramontabile Gianni Morandi e Jovanotti nella serata delle Cover. Per il resto c’è stata la vittoria ampiamente annunciata di Mahmood e Blanco ed è tornata al festival una grande artista internazionale come Elisa, senza dimenticare volti senza tempo della canzone italiana come Massimo Ranieri e l’eterna Iva Zanicchi. E gli altri? Nella maggiore parte dei casi abbiamo visto gente che ha scambiato il Festival della canzone italiana per un evento a metà tra un pigiama party e una serata in discoteca: uomini scamiciati o persino a petto nudo, con la canottiera del nonno o con la gonna.

Era Sanremo ma qualcuno l’ha praticamente equiparato alla sagra di Vattelapesca con tanti saluti a concetti come eleganza e sobrietà. E allora abbiamo visto eccessi nel look e nei modi, abbigliamenti eccentrici e travestimenti provocatori che qualche “esperto” si è subito affrettato a giustificare, e peggio ancora ad esaltare, con la solita retorica della moda e delle nuove generazioni.

Sanremo Festival della canzone italiana è stato sdoganato a Sanremo Fiera, Circo e Teatro, spettacolo circense e teatrale, anche (ma non soltanto) delle canzoni italiane, ma soprattutto dell’italianità che si caratterizza per il tutto ed il contrario di tutto. Che ama strombazzare i propri cambiamenti e la propria modernità, di fatto più che altro modernismo, ma restando ancorata – per facciata – alla tradizione.

Alla fine il vero vincitore è stato il conduttore, Amadeus, nuovo patriarca di casa Rai, che ha tenuto banco in tutte le cinque serate con la scaltra capacità di ingraziarsi le simpatie di tutti, anche se con l’unico imbarazzo della presunta lite con Sabrina Ferilli.

Sanremo 2022 va in archivio con un pienone di ascolti ma anche l’altra faccia della medaglia, un dato su cui riflettere e di cui nessuno parla. Ben 13 milioni di persone hanno avuto gli occhi sul festival, il 21% del totale, mentre 7 milioni di italiani hanno preferito altre reti tv. E poiché 13 più 7 fa 20, ciò significa che a 40 milioni di italiani del festival di Sanremo non è interessato nulla, nonostante lo starsene in casa più del solito per le vicissitudini della pandemia. Meno di mezza Italia si è fermata per Sanremo, l’altra parte ha il sedere sui carboni ardenti e se ne frega del teatrino dell’Ariston. Brividi di disoccupazione, fame e bollette: cantano e piangono gli italiani.

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