TAORMINA – Tanti ragazzi, bambini e famiglie, la comunità di Taormina riunita per l’occasione con affetto, gioia e un senso sincero di partecipazione ha festeggiato ieri sera il trentesimo anniversario di ordinazione presbiterale (nonché l’onomastico) del suo parroco, mons. Carmelo Lupò.
Il Centro Parrocchiale di Taormina, un mese dopo la riapertura è diventato il perfetto epicentro dell’omaggio al sacerdote che ha avuto la caparbietà di dare un segnale morale alla città e che ha fatto capire quanto sia importante occuparsi invece dei giovani, creare uno spazio per la socialità e provare ad invertire la parabola di una società sempre più distratta e affaccendata nelle tante dinamiche, assai spesso fredde, materialistiche e superficiali, della vita. Padre Lupò la sua scommessa l’ha già vinta e la città l’ha ringraziato con una festa che è diventata anche e soprattutto l’omaggio ad un sacerdote che ci ha messo la faccia e il cuore per le future generazioni di Taormina.

Mons. Lupò ha ringraziato con il senso della misura e il pragmatismo, l’equilibrio e la pacatezza che da sempre ne guidano l’azione. Non ha mai amato i riflettori ma questa è una di quelle occasioni in cui, volente o nolente, padre Carmelo deve prendersi l’applauso della sua gente. E’ giusto se non doveroso che sia così.
E la nostra convinzione è che probabilmente – ancora più di questo tempo – saranno i prossimi anni a dare il senso esatto e far comprendere la dimensione profonda dell’iniziativa che ha visto protagonista questo parroco, insieme a tutti i suoi collaboratori. Il progetto eseguito e portato a compimento per la messa a norma e l’ammodernamento Centro Parrocchiale, ma prima di tutto l’acquisto del bene, è un regalo alla Città di Taormina, un tesoro da non disperdere con la speranza che la comunità possa farne un luogo di aggregazione e di socialità. Un’opportunità per crescere tutti insieme. Vale per i giovani e vale per gli adulti. Il futuro comincia qui.