TAORMINA – Che fine farà la vecchia tratta ferroviaria, quella tra l’altro ancora attuale, che attraverso la Città di Taormina e i comuni limitrofi della zona? Ad accendere il dibattito è stato il primario di Neonatologia dell’ospedale di Taormina, il dott. Giuseppe Biondo, che su TN24 ha richiesto l’avvio di “un iter finalizzato alla futura rimozione del binario unico, quando sarà pronta la nuova linea ad alta capacità, per realizzare una strada alternativa alla SS114”. E adesso (come sempre) Taormina si divide tra chi vorrebbe la strada come via di fuga alla SS114, e chi invece un trenino locale, una metropolitana leggera o magari una pista ciclabile. Ognuno dice la sua e Taormina ricorda a tutti che da queste parti dividersi è la regola e trovare una sintesi è un’eccezione.
Ma il Comune di Taormina che farà? Dal palazzo municipale arrivano le prime indicazioni su quella che sarà la posizione dell’Amministrazione. Al momento, a quanto risulta, la questione non è nell’agenda dei vertici di Palazzo dei Giurati, impegnati nella trattativa con Rfi per la rimodulazione della convenzione per i lavori che stanno portando alla realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta capacità e quindi le relative opere di compensazioni che chiede il Comune. La convinzione, in sostanza, è che non ci sia fretta e per una vicenda che andrà per le lunghe, tenendo conto che la nuova linea ferroviaria sarà pronta tra una decina di anni (se non più tardi). L’Amministrazione non vorrebbe, insomma, inserire anche questo punto nella discussione attuale con Rfi, puntando invece a concentrare l’attenzione sulla richiesta di un impegno da parte di Rfi per la realizzazione della strada diretto di collegamento tra Taormina e Trappitello. Il Comune spinge per un accordo sulla strada veloce di cui si parla ormai da mezzo secolo e sin qui ma diventata realtà.
La casa municipale prenderà tempo e al momento non sembra esserci una soluzione preferita in termini definitivi rispetto alle altre sul destino della vecchia tratta, anche se a quanto pare non dispiacerebbe l’idea di una metropolitana leggera. Ma, ripetiamo, ad oggi il Comune “congela” la questione e decide di non decidere. La discussione andrà per le lunghe.
