HomeSiciliaEtna, lava-neve: esplosioni pericolose, stop ai turisti ad alta quota

Etna, lava-neve: esplosioni pericolose, stop ai turisti ad alta quota

L’Etna torna a “ruggire” e sulla nuova fase di eruzione arriva il monito del responsabile del Dipartimento regionale di Protezione Civile, Salvo Cocina. L’attenzione si rivolge ai rischi legati ad esplosioni ancora più pericolose in presenza di neve: per questo si è deciso di disporre lo stop ai turisti in alta quota.

“Ho rappresentato ai sindaci la situazione di pericolo e la necessità di emanare ordinanze. i sindaci di Adrano, Biancavilla e Belpasso hanno così vietato l’avvicinamento al fronte lavico dell’Etna”, fa sapere Cocina.

“I sindaci di Adrano e Belpasso hanno vietato l’avvicinamento al fronte lavico dell’Etna, su indicazione del capo della protezione civile regionale, Salvo Cocina. Il vapore ad alta pressione, causato dall’unione tra lava e neve, genera violente esplosioni idro-magmatiche, ossia veri e propri scoppi vaporizzati, che possono avere una gittata lunga da poche decine a centinaia di metri. Un grave pericolo soprattutto per i turisti che in queste ore stanno raggiungendo a piedi la Bocca Nuova da dove è partita”.

La colata ha percorso circa tre chilometri e mezzo, affascina come sempre in questi casi e attira visitatori, fotografi e videomaker professionisti. “Siamo di fronte a un pericolo mortale per chi si avventura sino a quell’area – spiega il direttore dell’Ingv di Catania, Stefano Branca – Scordiamo troppo in fretta ciò che l’Etna ci ha insegnato negli anni scorsi».

«Nel 2017 ci furono 10 feriti – prosegue Branca – tra i quali alcune nostre guide, investiti da questo tipo di scoppio causato dallo scontro tra la neve e la massa lavica incandescente, in prossimità della zona di Torre del filosofo dell’Etna. Per il resto la situazione è stazionaria, tutto ciò che sta accadendo è assolutamente normale. Se non ci fosse stato il richiamo dei social quello che sta avvenendo sarebbe stato destinato a un trafiletto sui giornali”.

La lava è a quota 2.000 metri nella zona Galvarina di Adrano. La funivia dell’Etna in queste ore è perfettamente funzionante ma i turisti e gli amanti dello sci potranno fare escursioni e utilizzare solo il gatto delle nevi. Gli impianti sciistici di Piano Provenzana restano invece chiusi.

Intanto l’unità di crisi della Sac, società di gestione dell’aeroporto di Catania, a causa soprattutto emissione di cenere vulcanica, ha riaperto gli spazi corrispondenti alla nuvola aerea ad Est del vulcano (settori A3 e A3 bis) che erano stati chiusi sino alle 19 di venerdì.

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