Settimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. Molte migliaia di persone hanno lasciato a precipizio le proprie abitazioni a Gaza City e si stanno dirigendo a sud in seguito all’avvertimento dell’esercito israeliano secondo cui il nord della Striscia diventerà zona di operazioni militari. Fonti locali riferiscono che chi non dispone di mezzi di trasporto sta procedendo a piedi con qualche bagaglio in mano. E’ una marcia di almeno 10 chilometri, intrapresa da famiglie intere. Una fonte dell’ospedale al-Quds ha detto all’ANSA che medici e pazienti resteranno nella zona di pericolo, in assenza di ambulanze e di soluzioni adeguate per il ricovero dei malati più gravi. Il ministero dell’Interno di Hamas a Gaza aveva invitato la popolazione del nord della Striscia a non muoversi dalle proprie case, definendo l’annuncio dell’esercito di Israele “propaganda”.
Le forze israeliane hanno colpito la notte scorsa “750 obiettivi militari, tra cui tunnel sotterranei del terrore di Hamas, compound e postazioni militari, residenze di alti esponenti del terrorismo utilizzate come centri di comando militare, magazzini di stoccaggio delle armi, sale di comunicazione e hanno preso di mira alti esponenti del terrorismo”. Lo ha reso noto questa mattina l’Aeronautica militare israeliana su X.