-La scrittrice ebra ungherese racconta a “Cinque Minuti”, su Rai1, l’incontro casuale a Roma con “La donna col cappotto verde” (che è anche il titolo di uno dei suoi libri più famosi). “Ma tu sei Edith di Auschwitz – mi ha detto – mi è preso un colpo, mi sono voltata guardandola negli occhi e l’ho riconosciuta, era la mia kapò del campo di sterminio, ma non l’ho denunciata, non ho mai denunciato nessun kapò.”
Edith Bruck: “La mia kapò di Auschwitz”
Articolo precedente
Articolo successivo