HomePoliticaDiffida al Comune di Taormina sul Palacongressi: torna in discussione l'esito dell'appalto

Diffida al Comune di Taormina sul Palacongressi: torna in discussione l’esito dell’appalto

TAORMINA – Un altro possibile contenzioso all’orizzonte per il Comune di Taormina. Una lettera è arrivata – via pec – nelle scorse ore al palazzo municipale e mette in discussione l’esito della gara d’appalto che ha riguardato l’affidamento in concessione dei servizi di promozione e gestione delle attività congressuali di organizzazione degli eventi da svolgere al Palazzo dei Congressi.

Un atto di “significazione e diffida” è stato trasmesso all’Amministrazione Comunale uscente dalla Interguest Società Consortile in riferimento alla gara in oggetto, “stante l’aggiudicazione in favore della costituenda A.T.I. Aditus Srl – Momento Srl”.

La Interguest Società Consortile guidava in questa gara l’altro privato in competizione – un rti (raggruppamento temporaneo di imprese) – che si era presentato alla procedura ad evidenza pubblica indetta dal Comune di Taormina ed espletata poi dalla Cuc (Centrale Unica di Committenza).

“Dall’esame della documentazione ricevuta in data 23/05/2023, giusta precedente richiesta di accesso agli atti datata 08/03/2023 – scrive l’Amministratore Unico della Interguest, Alfio Maria Vittorio Drago -, è emerso come l’aggiudicazione in parola risulti palesemente condizionata da vizi formali e sostanziali, che in questa fase – senza pretesa di esaustività – si riassumono in:

1) Errata attribuzione dei punteggi automatici delle voci A.3 – A.4 – A.5.;

2) errata attribuzione dei punteggi discrezionali, tenuto conto l’esistenza di presupposti erronei e/o falsi e/o in violazione di legge; in particolare, l’ipotetica sala polifunzionale da n° 500 posti (attualmente collaudata e pubblicizzata istituzionalmente per una capienza di n° 150 posti) risulta irrealizzabile per la superficie a disposizione, stante l’ipotetico maggior allargamento tecnico, sufficiente ad una capienza normativa non superiore a circa n° 280 unità; con refluenze erronee quanto inaccettabili rispetto alla presentazione ed alla sostenibilità economica della iniziativa di cui al punto A.2 del bando;

3) errata interpretazione del tariffario d’uso si cui al punto 4.1.5 e del numero di giornate annue concesse in uso gratuito di cui al punto A.5.

4) altre evidenze erronee e/o non esistenti, tali da aver inciso in maniera determinante sulla gestione degli atti di gara, in aperta violazione dei principi di libera concorrenza tra le imprese”.

“Pertanto ed in coerenza, con la presente – conclude la nota della Interguest – si invita e si diffida questa Amministrazione Comunale a volere revocare e/o annullare in autotutela il provvedimento di aggiudicazione della gara in oggetto, arrestando conseguentemente tutti gli atti consequenziali. Con l’avvertimento che in assenza di pronto riscontro atto ad accogliere formalmente quanto richiesto con la presente, si agirà dinanzi all’Autorità Giurisdizionale competente, con aggravio di costi e spese da porre a vostro esclusivo carico”.

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