“In Israele c’è chi non vede l’ora di ricominciare i bombardamenti. C’è chi pensa solo alla pulizia etnica e all’occupazione”. Lo ha dichiarato l’ex parlamentare dei 5 Stelle, Alessandro Di Battista.
“Israele ha accettato le condizioni per una tregua. Arriva dopo 15 mesi di orrori, bombardamenti indiscriminati, bambini fatti a pezzi, neonati morti di freddo, uomini e donne bruciati vivi e una resistenza disperata da parte dei civili palestinesi intrappolati in un vero e proprio lager, nella prigione a cielo aperto più grande al mondo. Nel consiglio dei ministri della sicurezza israeliana, due figure emblematiche di questa macchina di morte si sono opposte. Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze, e Itamar Ben Gvir, ministro della Sicurezza Nazionale. Questi personaggi non sono marginali: sono i leader delle forze politiche che tengono in piedi il governo di Netanyahu, il quale si aggrappa sempre di più al potere per sfuggire ai suoi guai giudiziari”, aggiunge Di Battista.