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Denise, 21 anni fa la scomparsa: si può sfuggire alla legge degli uomini, non a quella di Dio

Il 1 settembre 2004, alle ore 11.45, scompariva da Mazara del Vallo una bambina di 4 anni, Denise Pipitone. Da quella mattinata nessuno ha mai saputo, ad oggi, che fine abbia fatto quella bimba. Una famiglia straziata da un dolore immenso, la mamma Piera Maggio e il papà Pietro Pulizzi, nel giorno che segna l’ennesima ricorrenza di questa scomparsa, hanno diffuso un messaggio toccante.

“A 21 anni dal sequestro di nostra figlia, il dolore non si affievolisce, anzi, ogni anno che passa si acuisce sempre di più. La sensazione di ingiustizia per chi ha causato sofferenza, mentre noi ne portiamo il peso, è straziante. E’ difficile accettare che il male possa rimanere impunito, mentre le conseguenze ci perseguitano. Stiamo pagando sulla nostra pelle gli insuccessi degli altri, un ergastolo del dolore a vita. Ci manchi in ogni risata, in ogni canzone, in ogni angolo della nostra vita. Il tuo ricordo è un faro nella notte, e ancora ci manchi in ogni cosa che facciamo. Ogni giorno pensiamo a te, desiderando di poterti riabbracciare e colmare questa mancanza che ci opprime”.

Sono trascorsi 21 anni da quel maledetto 1 settembre 2004 e le indagini sulla scomparsa della piccola Denise non hanno mai portato a niente. La svolta è sempre più lontana e forse potrebbe non arrivare mai perché tanto, troppo, tempo ormai è trascorso. La speranza, incrollabile, nel cuore di Piera Maggio e Pietro Pulizzi non tramonta, è ancora viva e forte ma proprio il tempo sembra un macigno pesantissimo, un ostacolo quasi invalicabile verso l’orizzonte di una verità risolutiva. Il silenzio inesorabile da parte di chi forse potrebbe sapere qualcosa complica l’auspicio di tutti che Denise possa essere ritrovata e riportata a casa, restituita a suoi affetti.

Chi chiediamo tutti a quale destino sia andata incontro Denise, se oggi è diventata una donna, dove vive e con chi. La speranza è che questa bambina ormai adulta possa essere in salute, chissà, da qualche parte nel mondo e che un miracolo, un giorno non troppo lontano, si possa compiere.

Ma ci chiediamo anche e soprattutto sino a che punto possa arrivare la cattiveria umana, la malvagità più sprezzante, estrema e conclamata di chi ha rapito Denise Pipitone. Una bimba di 4 anni è stata strappata ai suoi genitori e le è stata rubata una vita normale al fianco dei suoi affetti. Di fronte a un gesto così abominevole non ci potrà essere perdono né pace per gli autori di questo rapimento, doppiamente meschini nell’abominevole atto compiuto quel 1 settembre 2004 e poi nella successiva ostinazione a non rivelare l’accaduto e a lasciare una famiglia nel dolore peggiore di non sapere nulla. I vigliacchi senza cuore che hanno compiuto questo sequestro hanno voluto infliggere ai familiari di Denise “l’ergastolo del dolore a vita”, ma siamo convinti che ai sequestratori stessi di Denise ci penserà la legge di Dio. E’ solo una questione di tempo. Si può anche sfuggire alla legge terrena, non a quella divina.

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