TAORMINA – “Ma oggi dov’erano gli sciacalli e le sciacalle che accusavano Taormina di rubare l’acqua a Messina?”. Lo ha dichiarato il sindaco di Taormina, Cateno De Luca che oggi ha tenuto una conferenza stampa sulla questione della presunta contesa sull’acqua tra Taormina e Messina, ed in particolare sulle lamentele che erano arrivate dalla Città dello Stretto in oggetto alla convenzione sottoscritta dai due comuni per il vettoriamento del prezioso liquido.
Durante la conferenza stampa nei pressi del serbatoio Gescal, a Gazzi Messina e in contemporanea in collegamento con Taormina nei pressi della galleria Sirina e’ stata effettuata una misurazione dell’acqua in arrivo, in contemporanea coi tecnici di Asm a Taormina ed Amam a Messina. A Taormina arrivavano circa 12 litri al secondo dal Fiumefreddo, a Messina ne arrivavano circa 27 da Siciliacque.
“Questo è il vettoriamento dell’acqua di Taormina (Siciliacque per contratto deve erogarne minimo 88 litri secondo a Taormina in attuazione di una convenzione del 2005) che è stato messo in atto con l’ausilio tecnico di Amam e del comune di Messina – ha detto De Luca -. Grazie a questa operazione a Messina arriva più acqua rispetto a quanto ne viene restituita a Taormina con un risparmio di circa 35 l/s grazie allo spostamento della fornitura a Taormina dalla derivazione Alcantara (distante circa 4 chilometri dal centro abitato di Taormina) alla derivazione Fiumefreddo (attraversa il centro abitato di Taormina)”.
Quando volete siamo pronti al confronto pubblico ed in diretta sui social, carte alla mano – ha ribadito De Luca rivolgendosi ai suoi contestatori -. Ora tacete se avete rispetto di coloro che stanno subendo i disagi della carenza idrica a causa dei governi che hanno preferito finanziare il ponte sullo Stretto di Messina con due miliardi di euro (FSC) destinabili per risolvere le criticità infrastrutturali del sistema idrico agricolo ed idropotabile della Regione Siciliana”.
Rispetto alla convenzione tra Taormina e Siciliacque e al ruolo di vettoriamento di Amam il sindaco di Taormina Cateno De Luca ha voluto chiarire i termini della convenzione.

“Taormina, ha affermato De Luca, non prende l’acqua a Messina. L’acqua che Siciliacque fornisce è di Taormina. Non è mai stata destinata a Messina. Amam svolge, lo ripetiamo per ennesima volta, ruolo di vettoriamento. Basta leggere la convenzione per comprendere anche perché. Siciliacque effettua il servizio di fornitura idrica all’ingrosso a favore del Comune di Taormina tramite l’acquedotto Alcantara ed al punto di consegna sito in c.da Cuculunazzo. Il suddetto sistema, tecnicamente, non consente un incremento della fornitura idrica che soddisfi le esigenze del Comune ed ecco perché si è trovata questa soluzione tecnica. Una soluzione tecnica che ci ha consentito anche di risparmiare risorse idriche potendo contare su un punto di approvvigionamento più vicino al centro abitato di Taormina che per effetto di “caduta” dell’acqua arriva ad una pressione tale da soddisfare il fabbisogno cittadino. Con questa strategia di vettoriamento abbiamo attuato un’efficace strategia di gestione delle risorse idriche da parte del Comune di Taormina, che con soli 15 l/s dall’acquedotto di Fiumefreddo riesce a evitare carenze idriche e a far risparmiare oltre 35 l/s a Siciliacque”.
“Tuttavia, la crisi climatica limita la capacità di Siciliacque di fornire acqua in eccesso ai comuni, incluso Messina, che potrebbe trarre vantaggio da questa disponibilità extra. La crisi climatica, quindi, ha un impatto diretto sulla gestione e distribuzione delle risorse idriche, rendendo la situazione ancora più complessa. Oggi abbiamo ancora una volta voluto chiarire questi aspetti mostrando anche i numeri perché non possiamo accettare strumentalizzazioni politiche. Ci aspettavamo i detrattori e anche gli autori di questo ennesimo sciacallaggio politico, ma hanno preferito stare sotto l’ombrellone.”