Cateno De Luca si smarca dal centrodestra e guarda nuovamente al centrosinistra. Due anni dopo il corteggiamento che precedeva le infauste elezioni Europee, il capo di Sud chiama Nord e attuale sindaco di Taormina ritenta l’assalto al campo largo imbastendo un nuovo tentativo, stavolta con vista sulle Regionali 2027. L’obiettivo anche stavolta è quello di aprirsi un varco per provare a legittimare una sua candidatura in coalizione alla presidenza della Regione.
Nel campo largo hanno altre idee e allora all’Ars, nel suo discorso in aula che riguardava la mozione di sfiducia a Renato Schifani, ma prima ancora pure nel suo intervento a “Il Punto” su Telecolor, è esplosa la rabbia di De Luca. Il parlamentare di Fiumedinisi è andato in particolare, all’attacco dei 5 Stelle.
“La scelta di non invitare un pezzo dell’opposizione al governo Schifani è stata fatta dal mio “amico”, on. Nuccio Di Paola – ha detto De Luca -. La irregolarità di tale riunione presso l’Abbazia di San Martino delle Scale è presto detto. E’ stata convocata, non me ne voglia, dal peggior perdente alla carica di presidente della Regione Siciliana, è stata quindi convocata con il diritto di veto sui partecipanti da un soggetto non legittimato dalle urne a questo ruolo. Vorrei ricordare a questo Parlamento e alle opposizioni che alle elezioni per il Presidente della Regione Siciliana il miglior perdente o primo qualificato non vincente è stato il sottoscritto con il 25% di consensi, voti e non like. Di Paola tira in ballo le nostre recenti posizioni politiche nel resto d’Italia. Ma non avete governato voi 5 Stelle per 5 anni con tutto l’arco costituzionale, prima con la Lega e poi con tutto il mondo, pur di governare dal 2018 al 2022? Non avete amoreggiato con tutto l’arco costituzionale?”.
“E ora Di Paola sostiene che Sud chiama Nord non meritava di essere invitata a San Martino perché alle recenti elezioni Regionali Sud chiama Nord ha portato fuori dalla Sicilia il suo 0,1 ai candidati del centrodestra? Io non ricevo ordini romani, non ho la sindrome dell’imprimatur della capitale come tanti colleghi, purtroppo, di centrosinistra che devono sottostare ai sondaggi nazionali e alle decisioni politiche romane”.
De Luca, come detto, prima ancora di andare in aula all’Ars, nelle ore precedenti aveva rilasciato dichiarazioni altrettanto significative sabato scorso a “Il Punto” su Telecolor rivolgendosi sempre ai 5 Stelle e al centrosinistra: “Hanno solo una possibilità di vincere le elezioni, solo se prendono il fuoriclasse De Luca e Sud chiama Nord. Dico a loro che è come in quelle squadre che vincono qualche partita ma non hanno mai vinto il campionato. Quindi se vogliono vincere il campionato il fuoriclasse c’è e lo sapete bene”.
De Luca era rivolto nell’occasione a Di Paola preparando il terreno per mandare in avanscoperta il suo “fedelissimo” Danilo Lo Giudice verso una trattativa da riaprire: “La prossima settimana, Nuccio (rivolgendosi a Di Paola, ndr) avrete una cena con Danilo Lo Giudice”. Invito a cena che Di Paola, nel corso della trasmissione, ha declinato.
Quindi la sfida finale di De Luca e il sogno incrollabile della prima poltrona di Palazzo d’Orleans: “Voglio vedere in Sicilia quali quali comuni hanno avuto le mie performance. Il resto del sistema lo potrò cambiare quando farò il sindaco di Sicilia, perché ci arriverò a farlo…”.


