TAORMINA – “Il tradimento di Dafne Musolino mi fa sentire come un padre che fa tanti sacrifici per crescere i figli e che ha rischiato anche la pelle, nel mio caso. Ad un certo punto si viene rinnegati.
Queste le parole di Cateno De Luca, il sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord, in una lunga diretta social di oltre un’ora nella quale ha commentato l’addio a sorpresa delle “fedelissima” Dafne Musolino al suo movimento politico e il passaggio a Italia Viva di Matteo Renzi.
“Ho incontrato Renzi nel luglio 2022, quando ci siamo trovati spiazzati tutti dalle elezioni anticipate per la Camera e per il Senato – ha detto De Luca -. Ci ha offerto tre capilista del plurinominale in Sicilia, poi ovviamente l’ultima notte ci avrebbe calato il pacco piazzando la Boschi. E’ un sistema politico di personaggi senza arte né parte, di gente che non ha voti nei territori ma che riesce a salvarsi con questa legge elettorale e che poi campa alle nostre spalle. Ho detto no a Renzi e aggiungo: “Non ho intenzione di consegnarmi a te e non voglio il tuo appoggio alle Regionali”. Lui risponde: “Sapevo che eri pazzo ma non fino a questo punto”. Ci salutiamo e noi abbiamo ottenuto due seggi al Parlamento, Francesco Gallo alla Camera e Dafne Musolino al Senato. Renzi in Sicilia prese invece il 2%”.
“Nei mesi successivi ho ribadito che non rinunciamo alla nostra identità e ad un percorso nato e avviato con Sicilia Vera, che mi ha portato a pagare anche un prezzo personale e familiare, con tanti sacrifici fatti per una vita. La polvere che ho mangiato io è tanta”.
“Renzi disse poi in seguito che Cateno De Luca gli era simpatico perché quando ci siamo riusciti non era riuscito a fregarmi. Gli ho risposto: “E’ vero che non mi hai fregato ma tu sei recidivo”. Questo è Renzi. Uno che preferisce fare affari con la politica. E stanotte la Musolino è stata messa spalle al muro. Si trattava di decidere se andare oggi oppure no ad un incontro con Renzi a 90 gradi e con il capo cosparso di cenere. Io con un traditore seriale non mi siedo ad un tavolo. Renzi si è dimostrato un nemico e io non voglio mai più avere al mio fianco uno che ormai sa fare soltanto la compravendita di parlamentari”.
“Quando ho saputo di questa situazione della Musolino, le ho chiesto di rinviare l’annuncio a dopo le elezioni di Monza. Renzi doveva invece farle annunciare il passaggio ad Italia Viva adesso, perché bisognava fare la riunione di oggi spezzando le gambe a De Luca. Ma io non mi faccio ricattare. Ora c’è l’elezione di Monza per il Senato che è una tappa intermedia importante e le Europee che saranno uno spartiacque. Questa operazione della Musolino è stata fatta così per darmi una mazzata e screditarmi, la cattiveria di Renzi si vede anche qui. Io nella campagna elettorale a Monza cresco e questo ha fatto impazzire Renzi”.
“Non meritavo questa pugnalata – conclude De Luca -. Ecco la vendetta di Renzi, che motivo c’era di annunciare questo passaggio adesso? Se un giorno incontrerò Musolino gli chiederò se meritavo una pugnalata con queste modalità. Perché proprio in questo momento e non tra 10 giorni? Io non sono un disoccupato e non ho bisogno del posto in Senato, sono sindaco di Taormina e parlamentare all’Ars, non sono presidente della Regione solo perché non ho voluto fare il candidato del centrodestra. La mia è una sfida a questo sistema di cui non farò mai parte e non mi fermerò. Saranno gli elettori a decidere se dovremo immaginare ancora un progetto nazionale o se farlo rimanere regionale. Le Europee stabiliranno il nostro destino. Non intendo finire nelle mani degli indegni che hanno messo in ginocchio l’Italia. Preferisco tornare a zappare che finire nel libro paga di Renzi”.