TAORMINA – “A Taormina c’è qualcuno che si lamenta del mio “Salva Taormina”. Ho preso in mano Taormina tre mesi fa, stuprata, dissestata dalla politica locale. Quelli che parlano l’avevano “ammazzata”.
“Ho avviato le procedure di cessioni di alcuni immobili importanti, ex La Giara e la Badia Vecchia, oltre ai locali dell’Ufficio Tributi, perché intanto sono inagibili e li sto cedendo a chi? Alla Regione Siciliana, al Parco archeologico che ha le risorse, per fare una scuola di archeologia. Quindi dalla mano pubblica si passa ad altra mano pubblica. E’ un qualcosa di unico, stupendo. Cosa facciamo? Valorizziamo beni come Badia Vecchia che è inagibile e viene utilizzata impropriamente. E adesso ci si lamenta? I taorminesi mi hanno eletto con il 65% e non ho promesso più evasione per tutti ma di sistemarla e di dare una marcia in più. Se qualche amico si è pentito, va messo in conto. Non si può immaginare di continuare a fare i propri comodi, non si può pensare di non pagare le tasse”.
“Bisogna evitare il secondo dissesto e garantire quella marcia in più che i taorminesi mi hanno chiesto con un voto plebiscitario. Ho raccolto una città al collasso. Altri sindaci, anche al Nord, quando racconto che Taormina erano in dissesto, mi rispondono: “Ma lei sta scherzando?”. In qualche caso mi sono anche vergognato. Non è immaginabile che Taormina sia finita al dissesto, eppure è accaduto. Non ho niente da discutere con chi ha creato quel dissesto e ora magari chiede che La Giara venga dato al privato con il “pacco” di turno. Tranne poche eccezioni non c’è privato che non abbia preso beni comunali senza pagarli. Vogliamo ricordare chi aveva preso in affitto un immobile e ha lasciato un buco da 500 mila euro nelle casse comunali senza aver mai pagato l’affitto? E il chiosco che ho fatto rimuovere, che non pagava il suolo dal 1989?”.
