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De Luca-Lo Presti: rapporto ai titoli di coda, sarà “divorzio” ad alta tensione?

TAORMINA – Dopo alcuni mesi di quiete apparente o “tregua armata” – a seconda dei punti di vista – volge ormai ai titoli di coda il rapporto tra il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, e il Comandante della Polizia locale. Si racconta in città persino di duri (durissimi) strascichi legati alla fase conclusiva della campagna elettorale per le Europee, in un periodo in cui la Polizia locale, tra l’altro, aveva posto sotto sequestro i lavori per i servizi pubblici di Via San Pancrazio (cantiere poi dissequestrato) e altri interventi – che erano stati eseguiti sempre da Asm – alla Funivia. Ma su questo fronte si vedrà quale sarà l’effettiva evoluzione della situazione e se arriveranno sviluppi e conferme o smentite in tal senso.

Soffermiamoci sui fatti. Nel frattempo, di certo c’è l’oggetto di una delibera dell’8 giugno 2024, con la quale la Giunta De Luca ha affidato ad Asm il compito di “predisporre lo studio di un piano strategico di mobilità urbana”. La motivazione? “A seguito di corposa corrispondenza è emerso che l’obiettivo assegnato al Comando di Polizia locale di attivare la Ztl non è stato raggiunto”. E’ un atto che sul piano politico ed amministrativo, in buona sostanza, sfiducia l’operato del Comando di Polizia locale.

Da qui l’incarico ad Asm di “effettuare lo studio, la redazione e l’implementazione di un piano strategico di mobilità urbana” (in una delibera comprensiva anche dell’incarico di redigere “un piano di manutenzione ed ottimale gestione del patrimonio comunale”, ndr). Nella stessa delibera si richiama, infine, la “prossima trasformazione in Spa di Asm e l’imminente avvio del nuovo Tpl comprensoriale tra i Comuni di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola”.

Così dopo le vicende che, tra polemiche e botta e risposta, avevano riguardato gli stalli per la Polizia locale, revocati da De Luca, e poi il sequestro dei carri di Carnevale ad opera di Lo Presti, e dopo il caso-Munnia, con l’allora vicecomandante messo alla porta dalla Giunta, ora l’Amministrazione consegna ad Asm le chiavi della mobilità urbana e lancia un altro segnale a Lo Presti. E a maggio era arrivato anche il pronunciamento del Tar, che aveva respinto il ricorso di Lo Presti contro la Città Metropolitana di Messina (guidata da Federico Basile, “fedelissimo” di De Luca), nei confronti della quale lo stesso aveva chiesto la stabilizzazione alla guida della Polizia di Palazzo dei Leoni (posizione occupata tra il 2021 e il 2022).

Sale la tensione e si va verso il punto di non ritorno o forse è già stato raggiunto e sancito. Vedremo. Il Comandante Lo Presti, intanto, per motivi strettamente personali, a quanto pare per qualche tempo non sarà in servizio a Taormina.

Il quadro si va componendo, la via è tracciata. Incombe un altro scossone al palazzo municipale taorminese e il “divorzio” tra De Luca e Lo Presti è molto più di una semplice ipotesi. Non c’è più feeling e ognuno andrà per la propria strada: restano solo da capire tempi e modi in cui si scriverà il capitolo finale della storia.

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