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De Luca danza sulle ceneri della politica di Taormina: “La competenza fa la differenza…”

TAORMINA – Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, continua ad affondare la lama nel burro della politica locale, sempre più inerme di fronte ai vertici attuali di Palazzo dei Giurati. Ed ecco che arriva l’ennesimo show del primo cittadino.

“Oggi pomeriggio in Consiglio comunale a Taormina potrete assistere ad un autentico esempio di buona amministrazione e di amore per le istituzioni che rappresentiamo”, ha detto De Luca prima della seduta domenicale d’aula.

E prima ancora, ieri sera, De Luca ha lanciato il suo mantra: “La competenza fa la differenza”. “Per oltre dieci ore abbiamo studiato la documentazione contabile ed amministrativa del Comune di Taormina degli ultimi trent’anni perché voglio arrivare il più possibile preparato per il Consiglio comunale di domenica pomeriggio, con ben quindici argomenti. Sarà sottoposta – ha scritto De Luca in un suo post social – all’esame dei consiglieri comunali la strategia di chiusura del dissesto finanziario con il piano di ripianamento dei debiti residui e parleremo della storia degli ultimi quindici anni che ha caratterizzato il cosiddetto “sistema Taormina”. All’ordine del giorno anche il Bilancio di previsione 2025/2027 del comune di Taormina e delle sue partecipate con il Documento Unico di Programmazione e le delibere collegate. Siamo il primo comune in Sicilia che approverà il bilancio di previsione 2025 e forse lo saremo anche nel resto d’Italia. Stanotte non si è dormito ma è giusto dare l’adeguata soddisfazione a tutti i consiglieri comunali ed alla nostra comunità”.

De Luca prepara, insomma, nuove bordate ai suoi predecessori mentre le opposizioni vivono una crisi che sembra irreversibile, non sorprende più eppure fa una certa impressione. L’unico che ci sta provando a sfidare l’Amministrazione al momento è l’ex assessore Nunzio Corvaia. Ma nel complesso sembra essere notte fonda per tutta l’area politica taorminese di opposizione, che si limita a perimetrare la sua azione sul commentare le vicende di De Luca e dell’esecutivo, mostrando intanto un’enorme fatica a raccogliere le idee per riorganizzarsi. Dopo 18 mesi dal voto, l’opposizione resta ancora inchiodata all’esito delle urne e paralizzata dai suoi stessi veleni e fatti personali. Ma soprattutto questa opposizione, così, si conferma sin qui una “polizza” sul destino di una maggioranza che non brilla ma prosegue indisturbata il suo viaggio in carrozza ed è convinta di poterlo fare, comoda, ancora a lungo.

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