TAORMINA – Marcello Passalacqua dà l’addio a “Noi Taormina”, insieme a Lucia Gaberscek e Andrea Carpita, e dichiara l’indipendenza dei tre consiglieri in aula e alle parole del neurochirurgo taorminese fa seguito ora la presa di posizione del sindaco Cateno De Luca.
“Questo non significa un avvicinamento alla maggioranza e nemmeno avvicinarsi ad altre piattaforme politiche presenti a Taormina. Questo significa essere indipendenti e costruire un’opposizione fatta non sul preconcetto e sul partito preso ma sui contenuti”, ha detto il prof. Passalacqua nel suo annuncio. E De Luca apre al dialogo: “Bisogna lavorare insieme, questo non è il momento della campagna elettorale, è iniziata una nuova fase dopo il dissesto e diventa importante fare delle scelte concertate e se possibile condivise per Taormina. Si tratta di scelte che esulano da questioni di maggioranze e minoranze e dai soliti scontri politici, sono questioni che ci riguardano tutti”.
“Non nascondo che condivido la gran parte delle riflessioni del consigliere Passalacqua e lo voglio dire apertamente – spiega De Luca – ma non perché siano riferite a qualcuno in particolare ma perché si tratta dei principi che ci spingono a portare avanti la missione che ciascuno di noi interpreta poi negli organi politico-amministrativi dove si viene eletti. Abbiamo il dovere di cercare di contribuire ed incidere nel contesto in cui ci siamo candidati e ci riteniamo “candidi” rispetto ad altri, più consoni insomma di altri. La gente ha stabilito che siamo stati selezionati, chi per fare maggioranza e chi per fare opposizione ma abbiamo tutti il dovere di contribuire ad una modifica complessiva della situazione in cui ci troviamo e siamo chiamati ad agire. Le dinamiche capitano all’interno dei gruppi consiliari e stanno capitando anche a me all’interno dell’Assemblea Regionale e spesso si tratta di dinamiche che sono frutto di dialettiche interne e spesso entrate in gamba tesa che non riguardano dinamiche interne. Quando si ha la capacità di riuscire a dialogare e di trovare le ragioni della presenza, in questo caso in un aula consiliare, senza subire gli interventi in gamba tesa da parte di altri che non hanno avuto la possibilità di essere selezionati dagli elettori, piaccia o non piaccia la selezione la fa l’elettore stesso in base alla stima, alla considerazione e alla fiducia del candidato a cui dà la propria preferenza. E’ più titolato ad esprimere le proprie opinioni, al di là del contenuto e della posizione politica, chi è stato selezionato. Chi non ha avuto questa possibilità e magari anche ha la frustrazione di averci tentato e non esserci riuscito, agisce spesso per disturbare. Io auguro a tutti, e ovviamente anche ai colleghi dell’opposizione di trovare la ragione della loro missione e di trovarla in modo autentico. Non ha senso armarci uno contro l’altro. Entrambi abbiamo un obiettivo. Non siamo in campagna elettorale. Chi ritiene di interpretare il ruolo all’interno delle Istituzioni come se fosse una perenne campagna elettorale, secondo me sbaglia. Si aprirà poi, quando sarà il momento, una fase che si chiama campagne elettorale ma non è questa. Ora bisogna dimostrare che la fiducia che hanno riposto in noi, tutti, i cittadini è stata posta in maniera corretta e ognuno ha il diritto e dovere di contribuire. Ci potremo trovare d’accordo su tante cose. E’ fondamentale quello che ha detto il consigliere Pasaslacqua. Totò diceva “Io sono contrario a prescindere” ma essere così è una cosa sbagliata e impedisce di avere un contributo di idee che, nel confronto dialettico, può portare una maggioranza, non dico a modificare la propria posizione ma a cambiarla e migliorarla. Un conto è pontificare sui social, altra cosa è venire nei contesti istituzionali, guardarsi negli occhi, esprimere un pensiero e la propria proposta e spiegare quale deve essere l’alternativa. Siamo spesso bravi a dire “No” ma poi non siamo in grado di dare l’alternativa. A volte ci sono proposte che non sono le soluzioni migliori ma magari in quel momento l’alternativa non c’è. Ci sono momenti che impongono delle scelte. Da parte nostra non c’è alcun muro nei confronti dei colleghi dell’opposizione, al di là delle dinamiche interne e quelle che sono le denominazioni o le posizioni politiche.
“Noi siamo per lavorare comunque insieme – ha aggiunto De Luca -. E’ il mandato che mi sono permesso di sottolineare anche al presidente del Consiglio comunale. Ci sono le condizioni, gli argomenti e le scelte da fare. Oggi abbiamo chiuso una fase e se ne apre un’altra molto importante, su come impostare una gestione amministrativa innovativa, se lo vogliamo fare. C’è la possibilità di incidere in modo storico su quella che può essere la riorganizzazione degli uffici e dei servizi, tenendo conto dei limiti che per altri due anni ci deriverà dalla punizione o sanzione per aver dichiarato il dissesto. Bisognare trovare soluzioni ed anche alternative, Taormina non può stare altri due anni con il freno a mano. Alcune scelte richiederanno coraggio, e noi ci impegniamo a trovarlo anche nel mandato che abbiamo avuto, ma se non ci scontriamo col fuoco amico o nemico e ci confrontiamo con rappresentanti della comunità che comunque comprendono bene la situazione, non è una bestemmia o una vergogna se su tante cose possiamo trovarci d’accordo e votarle insieme. Alcune cose avranno ripercussioni che vanno al di là delle posizioni politiche legate ad una campagna elettorale che genera fibrillazioni e dissapori. La vita ci offre tanto e ci porta a dover riflettere, guardarci e pensare alle cose importanti, e – anziché coltivare il dissapore – a fare del bene e non del male”.
