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De Luca choc: “A Taormina dal 2013 si beve acqua da un pozzo di cui non si trovano autorizzazioni e analisi”

TAORMINA – Altro colpo di scena nelle vicende dell’acqua a Taormina ed in particolare sulla fonte idrica individuata a Sifone. Il sindaco Cateno De Luca, nel suo comizio in piazza IX Aprile, ha parlato di “verifiche avviate dal Comune su un pozzo, a Sifone, che risale al 2013 e che non esiste per il Genio Civile e di cui soprattutto non si trovano le autorizzazioni e le analisi”.

“In riferimento ai lavori che abbiamo effettuato noi di recente in contrada Sifone per individuare una nuova fonte idrica per Taormina, mi dicono che esisteva già un pozzo a Sifone. E chi l’ha realizzato? Siamo andati a vedere le carte e attenzione a quello che ne viene fuori. Il pozzo è stato fatto ma non troviamo le autorizzazioni per averlo fatto: potrebbe essere abusivo? E se un pozzo è abusivo e non ci sono le analisi? E se è stata immessa l’acqua nel servizio idrico come pare? E’ una storia interessante da verificare. Nel 2013 Asm, con relativa determina commissariale n.136 del 3 settembre 2013, conferì allora incarico ad un professionista, con approvazione del disciplinare per sondaggio esplorativo di ricerca di risorse idriche sfruttabili. Si legge nell’atto specialmente negli ultimi mesi l’approvvigionamento idrico non è stato sufficiente a garantire l’erogazione continua dell’acqua dal civico acquedotto, dovendo frequentemente provvedere alla razionalizzazione, causando continue lamentele per il disagio cagionato a residenti e turisti”.

“Questa era Taormina, è scritto negli atti e si conferiva l’incarico per l’assistenza professionale a supporto del sondaggio esplorativo per la ricerca di nuove risorse idriche sfruttabili in corrispondenza della sorgente in contrada Sifone, nel Comune di Taormina. Quindi Taormina e non Castelmola, e l’errore non era casuale perché se ci fosse stato scritto Castelmola ci sarebbe stato un problema di carte. La fattura per i lavori è del 3 settembre 2013. Ricapitolando: il 3 settembre 2013 veniva dato l’incarico e il 3 settembre 2013, nella stessa giornata, è arrivata la fattura per il pozzo realizzata. In 12 ore hanno fatto un pozzo… E la fattura è stata pure pagata 3 giorni dopo. Mi hanno spiegato che rispetto a dove abbiamo fatto il pozzo noi, la distanza è di 5-6 metri, quindi la falda è unica. Ho chiesto le carte ed ecco la nota del Genio Civile, che ogni anno ci fa pagare per ogni pozzo fa un’imposta e nella nota del 16 marzo 2022 nell’elenco dei pozzi che risultano al Genio Civile non c’è il pozzo in contrada Sifone ma c’è la sorgente, che esiste e prima andava bene e poi non usciva più acqua. Ora scriveremo al Genio Civile, pare che questo pozzo non esiste. Per il Genio Civile non c’è. E il Genio Civile invitava “codesto Comune, qualora non avesse provveduto a regolarizzare le relative concessioni, a munirsi dell’autorizzazione sanitaria al consumo umano, rilasciata dall’autorità competente, la quale è propedeutica al rilascio della concessione e senza la quale le acque non possono essere utilizzate”.

“Lo sapete – ha concluso De Luca – che l’acqua di questo pozzo è dal 2013 che ve la bevete? Non abbiamo trovato le autorizzazioni, non ci sono analisi, non so quello che c’è. Nei prossimi giorni vi faremo sapere come stanno le cose”.

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