TAORMINA – E’ ormai scontro ad oltranza, senza tregua, tra il sindaco di Taormina, Cateno De Luca e l’urban explorer, Piero Armenti sul “caso Isola Bella”.
Armenti invita in un videomessaggio social il sindaco a “fare silenzio” e “lavorare” e De Luca passa al contrattacco anche lui con un video nel quale, a sua volta, definisce l’influencer di “Il mio viaggio a New York” un “pagliaccio mediatico”.
“Qualche giorno fa abbiamo avuto l’onore di avere a Taormina – afferma De Luca – tale Piero Armenti, si è limitato della presenza di ambulanti che limiterebbero l’accesso alle nostre spiagge perché espongono su qualche tratto di corrimano i loro vestiti e si è lamentato anche della eccessiva presenza dei lidi balneari regolarmente concessionati dal Demanio. Ne ha fatto un caso mondiale e io ho preso posizione, ho replicato e ho detto che mi sembra “un’azione di sciacallaggio mediatico” per prendere qualche like, che rasenta il razzismo. Avete visto come ha reagito? Mi ha votato quasi il 70% dei taorminesi, sono al quinto palazzo che amministro, credo di avere più contributi versati io che Armenti.
“Anch’io non conoscevo l’esistenza di tale Piero Armenti, ho dovuto cercare sulla Treccani alla voce “pagliaccio” e mi è uscita la voce “pagliaccio mediatico”. Se questa Italia non ti piace, beh non piace neanche a me. Ma io non faccio il coyote di professione come te, Armenti. Non sono scappato dall’Italia. E se ti fa così schifo l’Italia perché ritorni?”.
“In un messaggio – conclude De Luca – Armenti mi invita a fare silenzio e a stare zitto. Le intimidazioni mi fanno sorridere. E io, caro Piero Armenti, ho sempre lavorato nelle Istituzioni e i risultati si vedono. Quando vorrai fare un bel confronto su questi argomenti, abbastanza interessanti, e non ti schifi di rientrare in Italia, ti aspettiamo a Taormina. Non voglio risponderti dicendo una frase molto famosa: zitto lo dici a soreta”.
