TAORMINA – Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, è intervenuto all’Assemblea Regionale nel suo ruolo di parlamentare e leader dell’opposizione, nel dibattito sulla variazione di bilancio.
“Il presidente – ha detto De Luca rivolgendosi a Schifani – non ci ha dato l’onore di avere la sua presenza a Taormina questa estate, mi auguro ora che venga al più presto. Intanto, dopo 30 anni, per la prima volta, a Taormina in estate non è mancata l’acqua. Non è un caso. Il sindaco De Luca, sin da quando si è insediato, si è messo a fare un lavoro certosino, per evitare che in uno dei centri più importanti dell’isola, dal punto di vista turistico, ci fosse un corto circuito. E il corto circuito non è c’è stato. Ma io, per evitare il problema, da sindaco di un Comune in dissesto, e che è uscito un mese fa dal dissesto, ho dovuto tagliare una serie di servizi e destinarli a sostituire pompe di sollevamento, a comprare gruppi elettrogeni che non c’erano, e a trovare anche un accordo, attraverso Siciliacque, per cercare di avere in una zona diversa l’acqua”.
“Io ho speso dei soldi per evitare l’emergenza – continua De Luca – e adesso sapete cosa mi dice la Cabina di Regia? Siccome Taormina non è andata in crisi, i soldi che abbiamo chiesto per fare il pozzo, per sostituire la pompa e per comprare il gruppo elettrogeno, non te li dò. Ma allora i sindaci che si sono premuniti e hanno tagliato dei servizi per evitare la crisi sono cretini? E quelli che non hanno voluto tagliare dei servizi o non lo hanno avuto la possibilità, si ritrovano invece, con una valutazione scriteriata, ad avere risorse. E’ possibile una cosa del genere?”.
“Non è pensabile che in quei comuni dove si è fatto di tutto per evitare la crisi, ci tagliano fuori dalle risorse perché non siamo andati in crisi. Io ho dovuto tagliare altri servizi. Non si può fare così”, ha concluso De Luca.