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De Luca accelera il “piano Messina”. A Taormina perde consensi ma si diverte indisturbato

TAORMINA – L’estate di Cateno De Luca è una stagione di ripartenza dopo la batosta delle Europee e l’epicentro della strategia dell’attuale sindaco di Taormina adesso è (di nuovo) Messina, dove il leader di Sud chiama Nord prepara il gran ritorno. Per adesso in sordina, forse come esperto, o comunque come “consigliere” particolare del sindaco Federico Basile, poi forse di nuovo in corsa per riprendersi Palazzo Zanca. Ma i tempi e i modi ovviamente li deciderà De Luca.

Prima bisogna capire cosa accadrà a Palermo, se per caso Partito Democratico e Cinque Stelle vorranno riprendere il filo del discorso con De Luca, allearsi con lui e consegnarsi “prigionieri” sotto la sua candidatura alla presidenza della Regione, pur di provare tutti insieme a battere il centrodestra. Uno scenario molto complicato, anche perché soprattutto i 5 Stelle hanno già altre idee, un’alleanza talmente improbabile che la netta sensazione è che il primo a non crederci più è lo stesso De Luca. Non a caso De Luca sta accelerando su altri fronti e si sta spianando la strada per il ritorno a Messina, con l’obiettivo di riprendersi la scena e rimettersi al centro del ring politico.

I tempi per il colpo di teatro deluchiano ancora non sono maturi ma le prime mosse verranno, comunque, fatte da qui a breve. Si parla di un ingresso in Giunta a Messina di Laura Castelli e questo sarebbe già un chiaro indizio della direzione in cui sta andando il politico di Fiumedinisi. Di certo c’è che De Luca vuole blindare Messina e intende soprattutto riprendersi lì quella centralità politica appannatasi negli ultimi mesi in campo isolano.

Nel frattempo c’è ancora l’impegno a Taormina, dove De Luca di fatto si vede sempre più raramente al palazzo municipale ma a suon di ordinanze, decreti e delibere lo sta smontando pezzo dopo pezzo. De Luca dà i compiti per casa e i suoi collaboratori li eseguono. Il sindaco al momento a Taormina fa i conti con un netto calo di consensi, certificato dalle Europee e acclarato in modo assai più tangibile dagli umori in città. Tuttavia De Luca mantiene una certa tranquillità di poter andare avanti senza troppe difficoltà, anche perché all’orizzonte dall’altra parte c’è il nulla. Non esiste uno straccio di opposizione o tutto al più l’esistenza degli oppositori comincia e finisce con il rito paesano di piccole riunioni tra i soliti improbabili aspiranti candidati (non si sa bene a cosa) che ad oggi non hanno nemmeno lo zero per cento di chance di essere considerati dall’elettorato dei capi-popolo alternativi all’Amministrazione De Luca e che, insomma, non sembrano in grado di infastidire l’attuale governo della città. E allora via con la centrifuga della macchina burocratica, l’epurazione dei funzionari e ora pure qualche ufficio che verrà declassato. Poi con la fine del dissesto inizierà l’operazione “simpatia”. C’è ancora tempo.

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