“Sono finite in lista di attesa anche le misure annunciate a poche ore dalle Europee dal Governo Meloni proprio per abbattere le “liste di attesa”: volevano prendere i voti, anziché prendere di petto la piaga delle code per visite ed esami nei nostri ospedali. Pochissime risorse e decreti attuativi … mai attuati. Chiacchiere, insomma”. Così Giuseppe Conte, leader dei 5 Stelle.
“Sono in lista di attesa i pendolari – fatta eccezione per i Ministri che scendono dove vogliono. Italia in tilt per un chiodo secondo il Ministro Salvini, impegnato sul plastico del Ponte sullo Stretto da circa 15 miliardi: tantissimi, come le carenze e le criticità progettuali. È in lista di attesa la sicurezza nelle nostre città: +24% di rapine in strada nel 2023 rispetto al 2019 e 22mila fra Poliziotti e Carabinieri che mancano all’appello. Sono in lista di attesa i lavoratori che attendono interventi seri sugli stipendi e il potere d’acquisto, i 4 giovani su 10 che guadagnano meno di 9 euro l’ora”.
“Sono in lista di attesa provvedimenti forti e coraggiosi per recuperare le risorse dagli extraprofitti accumulati da banche, industria delle armi e imprese assicurative. Arrivano sempre e subito le tasse per cittadini e imprese: più Iva sui pannolini, più accise all’orizzonte, più tasse sulle aziende obbligate a polizze contro le catastrofi ambientali”, conclude Conte.
