TAORMINA – Nonostante i disagi (e purtroppo spesso anche i ritardi) imposti dall’emergenza Covid, l’Unità Complessa di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale ad indirizzo oncologico dell’ospedale di Taormina si conferma un’eccellenza assoluta della sanità in Sicilia con l’ennesimo intervento d’avanguardia. Stavolta il reparto diretto dal prof. Antonio Politi ha ulteriormente alzato l’asticella, con un’operazione che entra di diritto tra quelle più difficili e più importanti eseguite negli anni recenti in Sicilia e nel Sud Italia.
Da circa due anni il Covid continua a paralizzare la sanità italiana, soprattutto a mietere vittime – direttamente ed indirettamente – anche a causa dei gravi ritardi diagnostici e terapeutici in generale, ed in particolare in ambito oncologico, dove si sviluppa una patologia fortemente influenzata dal fattore tempo. Ma con encomiabile impegno e senza fermarsi neppure al cospetto dell’emergenza pandemica, da oltre un anno, a Taormina la UOC guidata da Politi è impegnata nell’attività di una chirurgia sempre più complessa per la presenza di casi clinici in stadio avanzato.
E la UOC di Otorinolaringoiatria di Taormina ha eseguito pochi giorni fa, con successo, uno straordinario intervento per un tumore devastante della regione parotidea, orecchio e collo, che ha costretto ad una ampia demolizione e sacrificio di alcune strutture, salvaguardia di altre, con delicato approccio microchirurgico e al contempo ad una straordinaria ricostruzione con l’utilizzo di tecniche di chirurgia plastica con lembi liberi e peduncolati, per ridare speranza di guarigione e qualità alla vita della paziente, una signora cinquantenne giunta a Taormina dalla Calabria.
L’intervento è durato poco più di 5 ore circa, e ha impegnato l’ormai esperta equipe chirurgica guidata dal prof. Politi, con la dott.ssa Serenella Palmeri, il dott. Salvatore Chiarenza, il dott. Massimo Cerniglia e con il supporto del dott. Piero Giaquinta per quanto concerne l’anestesia. Prezioso poi anche il contributo della ferrista Antonella Ragusa e degli infermieri di sala Ketty D’Agostino e Lidia Carpita. Del team hanno fatto parte inoltre i due specializzandi Nicolò Politi e Martina Ragusa assegnati all’Unità Operativa, dalla rete formativa attivata con l’Università di Catania fortemente voluta dal dott. Politi per agevolare la crescita professionale di giovani colleghi.
La paziente è stata dimessa dopo pochi giorni dall’intervento in ottime condizioni di salute generali e locali e successivamente affronterà un ulteriore step terapeutico chemio-radioterapico e verrà affidata alle cure della dott.ssa Giovanna Antonelli, oncologa della Divisione di Oncologia Medica e per la Radioterapia al dott. Pippo Garufi, con i quali c’è un dialogo quotidiano per il trattamento multidisciplinare e complesso delle neoplasie del distretto testa-collo. Si parla di neoplasie che purtroppo non vengono sottoposte a percorsi di screening standardizzati su scala nazionale, rispetto ai cosiddetti “big killers”, ovvero tumori della mammella, polmone etc.., pur rappresentando una percentuale considerevole, dal 10% al 15% di tutti i tumori maligni ( laringe, faringe, cavo orale, ghiandole salivari, orecchio, massiccio-facciale, tiroide ma anche cute, linfomi e melanomicervico-facciali).
La UOC di Otorinolaringoiatria del San Vincenzo si dimostra, sul “campo”, orgoglio e vanto della sanità siciliana e ora si prepara ad altre sfide. Allo scopo di ridurre ulteriori ritardi diagnostici pericolosi per la vita dei pazienti, è in programma adesso un progetto per la realizzazione di un percorso diagnostico –assistenziale basato sulla prevenzione dei tumori testa-collo, totalmente gratuito ed aperto a tutti, con cadenza mensile presso gli ambulatori della Divisione di Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale ad indirizzo oncologico dell’Ospedale “San Vincenzo” di Taormina.
