TAORMINA – Resta incerto il futuro de La Giara di Taormina e a sottolineare l’importanza che potrebbe avere un’auspicabile soluzione risolutiva per questo storico locale è Giuseppe Chemi, noto e stimato ristoratore della città, proprietario (insieme al fratello Antonio) dello storico ristorante “La Botte”.
“Purtroppo da taorminese vedere la Giara chiusa è veramente triste – spiega Chemi -. In questo locale sono cresciuti generazioni di taorminesi, compreso il sottoscritto. Ricordo ancora i miei primi ingressi quando all’entrata un signore distinto ed elegante di nome Giovanni Lo Giudice faceva osservare rigidamente il dress code per entrare nel locale, poi c’era Chico Scimone con il suo immancabile pianoforte e il fratello Egisto. Successivamente Ettore Manuli ha preso la gestione del locale rinnovandolo e ci sono stati degli anni bellissimi dove tutti noi giovani facevamo le ore piccole”.
“Ora non voglio essere nostalgico perché non lo sono – conclude Chemi – ma Taormina ha preso un altra direzione ed è giusto così, il mondo è in continua evoluzione, eppure mi sembra giusto e doveroso che un giorno questo locale riapra e ritorni a dare quel lustro che ha dato per tanti anni a Taormina.