Enrico Castiglione conquista anche New York. Dopo il successo degli spettacoli di quest’estate a Taormina, con il pienone e gli applausi per la Traviata di Verdi che ha riportato la grande lirica al Teatro Antico, il regista, scenografo e direttore artistico romano di origini siciliane ha debuttato con un trionfo clamoroso davanti al pubblico americano. Standing ovation alla New York City Opera, in un contesto di prestigio che ha apprezzato l’eccelsa qualità dell’opera messa in scena.
Negli Usa è stata proposta a New York, a Bryant Park, nel cuore della Manhattan bancaria e finanziaria, la Carmen di Georges Bizet, segnando un altro traguardo di prestigio nella carriera del regista.
Il 4 e il 5 settembre scorso la New York City Opera, la più prestigiosa ed antica organizzazione operistica degli Stati Uniti, ha invitato proprio Castiglione come regista, scenografo e costumista per rappresentare la Carmen a New York in occasione dell’anniversario dei 150 anni dalla prima rappresentazione del capolavoro operistico avvenuta all’Opera Comique di Parigi il 3 Marzo 1875: un vero e proprio evento per la città di New York a cui hanno assistito oltre 20.000 spettatori, che al termine hanno tributato una lunga standing ovation di oltre dieci minuti di applausi all’intero cast.
La Carmen, rappresentata nel cuore della città di New York tra gli imponenti grattacieli della Bank of America a fare da cornice di lusso, ha visto protagonista sotto l’attenta direzione di Constantine Orbellian un cast interamente americano di grande prestigio con il bravissimo mezzosoprano Lisa Chavez nel ruolo da protagonista, il possente tenore Jeremy Brauner come Don José, il brillante baritono Gustavo Feulien in Escamillo, una delicata Eva Dorofeeva nel ruolo di Micaela, con ottimi comprimari come Tair Tazhigulov in Zuniga, Kyaunnee Richardson come Frasquita, Kristee Haney in Mercédès, Henry Kim quale Dancario, John Burke come Remendado, nonché le coreografie coinvolgenti e sensuali di Sarah Doudna e la direzione musicale di Kathryn Olander.

Castiglione ha preparato una versione molto particolare di Carmen per la New York City Opera, firmando una regia molto dinamica ed appassionata, efficace ed emozionante, con lo scopo di rendere l’opera più adatta ad un pubblico formato da moltissimi giovani, dando anche maggiore importanza al ruolo dell’oste Lillas Pastia, interpretato dall’attore Jake Russo (molto conosciuto a Broadway), che di scena in scena ha raccontato la storia in maniera accattivante ed insolita. Un’idea che si è rivelata senz’altro vincente per il grande pubblico newyorkese, che dopo la prima del 4 settembre è accorso ancora più in massa, regalando agli artisti un vero e proprio bagno di folla, con migliaia e migliaia di spettatori assiepati sull’erba di Bryant Park.
Anche la scelta di evitare scenografie convenzionali utilizzando lo sfondo dei grattacieli che circondano il rettangolo di Bryant Park è stata un’altra valutazione sapiente da parte di Castiglione, ideale per esaltare il contrasto tra la contemporaneità dello sfondo urbano, emblema di New York, e gli oggetti di scena e i costumi, per altro coloratissimi, tutti rigorosamente d’epoca.

“Una grande emozione quella di firmare la regia di Carmen per la New York City Opera e per il Bryant Park – ha dichiarato Enrico Castiglione – perché vedere migliaia e migliaia di giovani seduti per terra, sull’erba, concentratissimi ad ascoltare e vedere l’opera, è quanto di meglio un regista di teatro musicale possa augurarsi. Noi che in Europa abbiamo inventato l’Opera dovremmo prendere esempio da questa tradizione tutta newyorkese ed americana dell’opera offerta a tutti su un meraviglioso prato. Ho messo in scena Carmen tante volte, in svariati teatri in giro per il mondo, dalla Cina all’America, dove proprio qui nel 2014 l’ho messa in scena al Teatro Amazonas di Manaos, ma rappresentare Carmen nel cuore di New York, in questo posto magico che è Bryant Park, tra i grattacieli della Bank of America e l’Empire State Building, è stato un privilegio unico”.

Così Castiglione si proietta sempre di più sulla scena musicale ed operistica internazionale, sull’onda di un percorso di successo che lo ha visto nuovamente protagonista assoluto a Taormina.
Il ritorno nella Perla dello Ionio dopo 7 anni di assenza è avvenuto lo scorso anno, dove in collaborazione con il Comune di Taormina, Castiglione ha messo in scena un’opera lirica al Teatro Antico: la Manon Lescaut di Giacomo Puccini, trasmessa in Italia da Rai 5 e nel mondo da numerose reti televisive internazionali, e che quest’anno è stato acclamato dal pubblico per la sua affascinante Traviata dello scorso 17 agosto, già ribattezzata “la Traviata delle camelie”, avendo utilizzato come scenografia sul palcoscenico solo 5000 camelie rigorosamente bianche.
E Taormina si prepara ad accogliere nuovamente il maestro Castiglione dal 12 settembre, quando tra pochi giorni avrà inizio un’attesissima lunga serie di concerti denominati “Wonderful Opera Show” da lui ideati e presentati, che si svolgeranno fino alla fine di ottobre, di cui nelle prossime ore anticiperemo in esclusiva il programma e gli artisti. Il tutto in attesa della nuova programmazione del 2026 al Teatro Antico di Taormina.