HomeItalia - EsteriCaso Nord Stream: c'è la mano americana

Caso Nord Stream: c’è la mano americana

I russi hanno sabotato il gasdotto Nord Stream. O forse no. Nessuno ha certezza di come sono andate davvero le cose ma con questa ipotesi non siamo al solito complottismo campato per aria. Se davvero Putin avesse voluto fare l’ennesimo “regalo” all’Europa si sarebbe premurato di far aprire quattro falle nel gasdotto sapendo che anche un bambino di 2 anni avrebbe dato la colpa alla Russia? Non sarebbe stato più semplice e più ovvio chiudere i rubinetti e lasciare all’asciutto il “nemico” Occidente? E allora qualcuno pensa che ci sia dell’altro in questa strana ed inquietante storia. Forse la manina di chi ci ha messo del suo per alzare ulteriormente la tensione.

L’ex ministro degli Esteri polacco e attuale europarlamentare Radoslav Sikorski – non un putiniano ma uno da sempre vicino agli Stati Uniti – ha provocato scalpore, apparentemente suggerendo che gli Stati Uniti sarebbero coinvolti in qualche modo negli incidenti al gasdotto Nord Stream. Sikorski lo ha fatto postando su Twitter una foto del luogo dell’incidente con la didascalia “Grazie, USA”. Sikorski ha proseguito, in un secondo tweet, affermando che “non c’è carenza di capacità nei gasdotti per il trasporto di gas dalla Russia all’Europa occidentale, compresa la Germania. L’unica logica di Nordstream” era quella di permettere a “Putin di impunemente ricattare o dichiarare guerra all’Europa orientale”. Le parole di Sikorski hanno creato scalpore su Twitter, ha rimarcato la tv pubblica polacca.

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha reagito al tweet di Sikorski, chiedendo se la posizione del politico polacco sia “una dichiarazione ufficiale sul fatto che si tratta di un attacco terroristico”. Successivamente, Sikorski ha risposto su Twitter al ministero russo degli Esteri, dicendo che “tutti gli stati ucraini e baltici si sono opposti alla costruzione di Nordstream per 20 anni. Ora 20 miliardi di dollari di rottami metallici giacciono sul fondo del mare, un altro costo per la Russia per la sua decisione criminale di invadere Ucraina. Qualcuno ha fatto un’operazione di manutenzione speciale”, ha aggiunto in maniera sibillina

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