Matteo Renzi, nel suo tour politico in Sicilia, si è soffermato sulla vicenda dei referti consegnati in ritardo ai pazienti oncologici all’Asp Trapani.
“Maria Cristina Gallo – scrive Renzi in un post social – è una professoressa, una mamma, una cittadina. Nel dicembre 2023 si sottopone a un’operazione all’ospedale di Mazara del Vallo e per mesi attende di conoscere i risultati l’esame istologico. Nel febbraio 2024 si sottopone a una tac ai polmoni che risulta pulita. Nel frattempo l’ospedale di Mazara continua a negarle l’esame istologico, a lei come a oltre 3000 altri pazienti i cui referti non vengono consegnati. Nell’agosto 2024, 8 mesi dopo, la professoressa Gallo accusa dei dolori, si sottopone ad altri esami e purtroppo le viene comunicato che ha delle metastasi anche ai polmoni. Solo allora l’ospedale rilascia finalmente i referti di 8 mesi prima che confermano la presenza di tumori. Se la sanità siciliana avesse funzionato Maria Cristina Gallo avrebbe potuto iniziare i cicli di chemioterapia molto prima e rallentare il decorso del tumore”.
“Siamo in presenza di uno dei più grandi scandali di malasanità degli ultimi vent’anni – continua il leader di Italia Viva -. La mancata comunicazione degli esami istologici è frutto solo di cattiva organizzazione ma incide in modo devastante sulla vita di centinaia di persone. Ho parlato questa mattina con la professoressa Maria Cristina Gallo prima di andare personalmente all’ospedale di Mazara del Vallo“.
“Trovo incredibile – rimarca l’ex premier – che da quando è scoppiato lo scandalo il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani non abbia visitato questa struttura. Ho portato insieme a Davide Faraone, Dafne Musolino e agli altri amici di Italia Viva la mia solidarietà alle famiglie, ai medici e agli infermieri anche loro vittime della malasanità siciliana. È orripilante pensare che la vita di intere famiglie sia segnata da errori organizzativi che sarebbero risolvibili con un minimo di capacità di gestione“.
“La cattiva politica, la politica degli annunci – conclude Renzi -, è responsabile di questo scandalo. E anche se pochi ne parlano a livello nazionale, ho voluto utilizzare la mia voce per portare questo scandalo alla luce. Faremo tutto ciò che sarà nelle nostre possibilità per aiutare la professoressa Gallo e gli altri pazienti, ma soprattutto perché questo non succeda più. Il Governo nazionale ha approvato un decreto liste d’attesa che non serve a niente. Il governo regionale spreca soldi in mance e mancette, sceglie i presunti manager sulla base delle simpatie politiche e nel frattempo la gente rischia la vita per colpa di questi incapaci”.