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Carmen Ruggiero, PM simbolo della lotta alla mafia. L’attentato choc e il Premio Livatino con Cammaroto

La 30esima edizione del Premio internazionale Livatino-Saetta-Costa, tenutasi martedì scorso in Sicilia, a Giarre (Catania) in memoria dei tre giudici eroi, è andata in archivio con la presenza quest’anno tra i destinatari del prestigioso riconoscimento di un taorminese, il giornalista Emanuele Cammaroto, tra le personalità delle Istituzioni e della Società civile che in Italia si sono particolarmente distinte per la loro opera ed il loro alto senso di legalità e che hanno fatto dell’impegno per gli altri l’obiettivo principale della loro vita.

A premiare il direttore di TaorminaNews24 è stata un magistrato, la dott.ssa Carmen Ruggiero, PM antimafia, Sostituto Procuratore della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Lecce, a sua volta anche lei insignita del Premio Livatino-Saetta-Costa tra gli applausi dei presenti alla cerimonia. Una presenza carica di significato e un riconoscimento meritato, doveroso, quello per la dott.ssa Ruggiero. Una giudice che ha fatto della difesa della legalità la sua ragione di vita, una professionista che non ama le luci dei riflettori e fa il suo lavoro in modo silenzioso, concreto e scrupoloso e che, suo malgrado, agli occhi degli italiani è diventata un simbolo pubblico della lotta al criminalità. Una figura di riferimento tra i servitori dello Stato, con il suo coraggio in prima linea per la giustizia.

Una giudice coraggiosa, un magistrato che ha sfidato e continua a sfidare ogni giorno la criminalità a testa alta e con la schiena dritta, dando prova di quanto siano importanti persone come lei, incondizionatamente dedite a far osservare la legge ma prima ancora ad evidenziare il senso profondo di valori come l’onestà e i diritti della persona. E proprio ai giovani del Liceo “Amari” di Giarre, che hanno assistito alla cerimonia, la dott.ssa Ruggiero ha parlato con il cuore in mano, con un discorso che ha evidenziato la necessità di costruire nel percorso scolastico quei valori poi fondamentali per affrontare la vita da adulti. Ruggiero non ha fatto mistero della sua commozione mentre si rivolgeva agli studenti, con le lacrime agli occhi per l’orgoglio di questo. Il Comitato Antimafia “Livatino-Saetta-Costa”, con le famiglie dei giudici eroi, ha testimoniato la propria vicinanza e l’apprezzamento massimo verso questa donna che rappresenta un baluardo delle Istituzioni.

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omaggio alla Pm Carmen Ruggiero nel corso della cerimonia del Premio Livatino-Saetta-Costa

Le cronache nazionali hanno raccontato proprio lo scorso febbraio la drammatica vicenda, per fortuna a lieto fine, che ha riguardato la dott.ssa Ruggiero.

Un detenuto decise di fingere di voler collaborare con la giustizia solo per essere interrogato da lei, dal pubblico ministero dell’antimafia di Lecce: l’obiettivo dichiarato dell’uomo era quello di tagliarle la gola durante l’incontro, con un pezzo di ceramica prelevato dal bordo interno del water (avvolto in un sacchetto della spazzatura) della cella di isolamento in cui si trovava. L’uomo, con quel sacchetto infilato nel retto, chiese di andare in bagno dove recuperò l’arma e la infilò negli slip, pronta per l’uso. All’uscita dal bagno venne perquisito da un tenente dei carabinieri che gli tolse il pezzo di ceramica. Un piano inquietante, poi fallito in extremis, che sarebbe stato ideato da uno degli indagati coinvolti in una operazione che nel 2023 portò la magistratura salentina a smantellare un clan della Sacra Corona. Il bersaglio era la pm titolare dell’inchiesta, Carmen Ruggiero, che ottenne allora dal gip l’ordinanza di custodia cautelare a carico di 22 persone.

A dire il vero, al di là dell’eco mediatico della vicenda, di attestati pubblici di solidarietà al magistrato non se ne sono contati molti, specie dalla politica, distratta ed intenta in altre storie. Certamente gesti di sostegno non ne sono arrivati abbastanza tanti quanti ne meritava. Ma la gente si è dimostrata solidale e vicina alla dott.ssa Ruggiero. E la sua presenza in Sicilia al Premio Livatino-Saetta-Costa è stato una conferma eloquente dell’alta caratura morale di questa giudice.

Un lungo applauso, come detto, ha salutato il conferimento del Premio alla dott.ssa Ruggiero, ed è stata lei poco dopo a premiare il giornalista Emanuele Cammaroto, al quale la giuria ha riconosciuto “l’autorevolezza, i valori morali e umani ed il senso del dovere che ha dimostrato nella carriera”. Un incontro emozionante tra Ruggiero e Cammaroto, che ha la piena percezione del coraggio dimostrato dalla PM e che in passato era finito anche lui nel mirino di intimidazioni mafiose mentre stava portando avanti una coraggiosa inchiesta giornalistica sulla tragica fine di un imprenditore.

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la dott.ssa Carmen Ruggiero con il direttore di TN24, Emanuele Cammaroto al 30° Premio Livatino-Saetta-Costa

Una stretta di mano toccante e carica di umanità, quella tra la giudice della DDA di Lecce e il direttore di TN24, a conclusione del discorso di Cammaroto, con un reciproco plauso sincero al proprio operato al servizio della collettività. Ma soprattutto l’augurio condiviso dai due di continuare ad essere, ciascuno nel proprio ruolo, una presenza di riferimento per gli altri, con il proprio lavoro, i valori dell’onestà e l’umanità dei comportamenti. “Avanti così, per la gente”.

Il 30° Premio Rosario Livatino (Beato) – Antonino Saetta – Gaetano Costa, organizzato dal Comitato Spontaneo Antimafia di Riposto presieduto dal prof. Attilio Cavallaro, Premio Internazionale all’Impegno Sociale 2025, ricordiamo, ha visto la presenza del dott. Filippo Pennisi, Presidente Emerito della Corte d’Appello di Catania e sono stati anche premiati il dott. Felice Puzzo, responsabile della D.I.A. di Catania; il dott. Carmelo Ingrassia A D.M. Responsabile delle Dogane e dei Monopoli di Catania Fontanarossa (con la presenza della Direttrice Territoriale di Catania Dott.ssa Teresa Rosaria De Luca); l’avv.to Giovanni Magrí, già Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri presso la Procura della Repubblica di Catania; il Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri con Carica Speciale, Antonino Cifalà, in servizio a Messina; il brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Corrado Marrapodi; all’Associazione Contoli Di Dio di Calascibetta (Enna), con il premio ritirato dal Vice Questore, dott. Giuseppe Acciaro. Premiati inoltre: Padre Daniele Truscello, Parroco del Santuario della Madonna della Catena di Mongiuffi Melia; il dott. Fulvio Gemelli, medico di Messina; l’Associazione Umanitatis Progressio di Letojanni, rappresentata da Gerri Muscolino; il tenore lirico Federico Parisi. In collegamento da remoto, inoltre, la presidente dell’Associazione Raggi Casa Paese di Cicala (Catanzaro), dott.ssa Elena Sodano. Conferito, infine, un Premio Speciale alla memoria del rag. Mauro Arcidiacono.

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